Il doppio ex di Milan e Juventus Fabio Capello ha pronosticato la sfida nella sfida tra due giocatori, ecco di chi si tratta. Le parole…
Il Milan attende il rientro dalla sosta per prepararsi alla sfida contro la Juventus, il Diavolo dovrà ritrovare equilibrio e continuità se vorrà giocare un ruolo da protagonista in questo campionato. Il Diavolo è mancato nella fase difensiva, questo aspetto dovrà essere analizzato da Fonseca per trovare le giuste contromisure.
La super sfida di San Siro tra rossoneri e bianconeri è l’argomento che tiene banco durante questa pausa, al rientro il 23 novembre la Scala del Calcio sarà teatro di una della partite più attese della Serie A a livello nazionale e internazionale. Fonseca se la dovrà vedere contro Thiago Motta, il rossonero ha il difetto di subire troppi goal e il bianconero ne concede pochissimi. Anche se l’ultima volta a Milano contro l’Inter la Vecchia Signora ne ha subiti 4 in una sola sera.
Le parole del doppio ex
Verso Milan-Juventus, Fabio Capello fa solo due nomi
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Fabio Capello ha giocato sia alla Juventus (1970-1976) sia al Milan (1976-1980), ma ha anche allenato le due big del nostro calcio. In rossonero ha fatto tuto il percorso 1981-1982 Berretti, 1982-1986 Primavera, 1986-1987 vice allenatore, 1987 ad interim in prima squadra per poi allenare il Diavolo dal 1991 al 1996. Una stagione al Real Madrid e poi di nuovo in rossonero (1997-1998). Quella alla Juve è stata più breve, due anni dal 2004 al 2006 (gli scudetti di Calciopoli). Ecco le parole del tecnico a La Gazzetta dello Sport in vista della super sfida dove Rafa Leao e Dusan Vlahovic vengono considerati dal doppio ex le chiavi per sbloccare la gara:
Milan, se difendi così Vlahovic ti punisce! Juve, occhio a Leao. Se il Milan insisterà con il fuorigioco esasperato, Vlahovic sarà determinante attaccando la profondità. Molto di Milan-Juve passerà da queste situazioni.
Chi si gioca di più nel big match in programma alla ripresa?
Il Milan. Chi esce sconfitto rischia di perdere anche l’ultimo treno per lo scudetto. Vale per tutti, soprattutto per Fonseca. La Juventus è ancora imbattuta e dovesse vincere a San Siro lancerebbe un segnale forte a tutto il campionato. La classifica davanti è corta. Potenzialmente, per rosa e esperienza, la favorita resta l’Inter
Fonseca e Motta sono alla prima stagione con Milan e Juventus: chi è più avanti nel progetto?
Milan e Juventus sono ancora due squadre in laboratorio. La squadra di Fonseca sembrava sbocciata al Bernabeu, poi a Cagliari è tornata indietro. Segna molto, ma subisce troppo. Thiago Motta ha la miglior difesa della Serie A e pian piano sta iniziando a trovare più gol. A San Siro mi aspetto che la Juventus gestisca gioco e possesso aspettando il momento giusto per sorprendere la difesa alta dei rossoneri con Vlahovic o con gli inserimenti di Koopmeiners. I bianconeri sono reduci da un derby dominato: ho visto la miglior Juve di stagione contro il Torino. A Fonseca per vincere servirà un Milan stile Bernabeu, più coperto e attento in fase difensiva
Da allenatore quanto si sarebbe arrabbiato per i goal subiti dal Milan a Cagliari?
Con me sarebbero stati più attenti… La sensazione è che i difensori del Milan guardino troppo la palla e troppo poco l’uomo. E in area, come dico sempre, il pallone non entra se non c’è un avversario a spingerlo
Potesse prestare a Fonseca e Motta un campione dei Milan e delle Juventus che ha allenato per il big match di San Siro?
Fonseca avrebbe bisogno di tutto il blocco difensivo: Tassotti, Baresi, Costacurta e Maldini. A Thiago presterei Trezeguet. O il Puma Emerson, gran giocatore
Tornasse in panchina, per quale giocatore di Milan e Juventus farebbe una pazzia di mercato?
Reijnders e Koopmeiners. Non lo dico perché sono olandesi, ma perché sanno giocare a calcio e sono completi nelle due fasi.
Meglio Conceiçao o Leao?
Perché scegliere? Conceiçao a destra e Leao a sinistra: sono portoghesi molto diversi. Lo juventino non è veloce, però possiede qualità e dribbling ed è sempre fastidioso. Leao ha una potenza assoluta, ma per il momento ha sfruttato soltanto il 75%del suo potenziale: manca di continuità. Nelle ultime partite mi è parso in crescita e con la testa più libera, vediamo se si confermerà contro la Juventus. Thiago Motta dovrà fare attenzione al portoghese».
A bruciapelo: Pulisic o Yildiz?
L’americano è più pronto, ma Yildiz ha talento e il futuro sarà suo