A Empoli out anche Calabria, Kjaer e Saelemaekers. Alexis out un mese, si rivedrà a gennaio. Pioli ha le carte contate: a Londra Krunic titolare.
A Milanello è quasi più affollata l’infermeria dello spogliatoio. In una delle notti più pazze del Milan delle ultime stagioni, Stefano Pioli ha perso altre tre pedine fondamentali del proprio scacchiere. Al Castellani si sono fermati il capitano Davide Calabria e Simon Kjaer, entrambi per un problema al flessore destro, e Alexis Saelemaekers causa una distorsione al ginocchio sinistro. I primi due sosterranno oggi gli esami strumentali che indicheranno entità dell’infortunio e tempi di recupero, per Alexis invece il responso è arrivato nel pomeriggio di ieri: lesione parziale del legamento collaterale mediale, oltre un mese di stop. Pioli pensa a quali nuove soluzioni adottare già mercoledì sera a Stramford Bridge contro il Chelsea, terza notte di Champions.
Nella lunga lista degli assenti anche Junior Messias, rimasto a Milano nel weekend bloccato da un risentimento muscolare al polpaccio. Improbabile che in due giorni l’ex Crotone riesca a recuperare, ma a Milanello ci proveranno. In caso di forfait, l’unica carta a disposizione per Pioli è quella di Rade Krunic, così come a Empoli defilato a sinistra sulla linea dei trequartisti. Per sostituire Davide Calabria, a Londra toccherà invece a Sergiño Dest, con Pierre Kalulu che agirà quindi al centro della difesa, altro settore fragile da gestire con estrema cura. Kjaer è a rischio box almeno per una settimana, Tomori sta facendo gli straordinari.
Contando anche l’assenza dei lungodegenti (Ibra, che oggi compie 41 anni, e Florenzi) per l’Inghilterra domani partiranno in 17, portieri compresi. Per difendere il primo posto nel Girone E servirà un’impresa o qualcosa di molto simile. Si fa largo il dubbio, inevitabile, che qualcosa nella preparazione estiva non abbia del tutto funzionato. Da una parte la situazione preoccupa, dall’altra le classifiche regalano comunque serenità. Qualche valutazione però andrà fatta. In una stagione già spezzata dal Mondiale, la continuità anche nella forma fisica è un elemento fondamentale per restare a galla da qui ai mesi caldi. Per il momento Pioli ha imbarcato pochissima acqua, merito suo, merito di aver costruito un gruppo solido, che gioca a ritmo e che anche nell’emergenza rimane convinto della propria forza. Il pericolo però è dietro l’angolo. Il Napoli sornione ma vittorioso a San Siro è una lezione da ripassare e studiare a memoria.