A Gadizis il compito di trovare una sede per approfondire la trattativa, che non sarà Londra bloccata dalle limitazioni anti-Covid. Capitolo panchina: avanza Julian Nagelsmann, l’innovatore tedesco e guida tecnica del Lipsia. Non solo a Milanello, Rangnick vorrebbe una quasi totale rivoluzione anche dietro le scrivanie di Casa Milan.
Il tempo delle parole è finito. Ralf Rangnick e il Milan hanno deciso di passare ai fatti e incontrarsi. Il prima possibile. Il manager tedesco ha lanciato continui segnali a mezzo stampa e in parte ha anche destabilizzato l’ambiente rossonero: Paolo Maldini non le ha mandate a dire e con una nota all’ANSA ha difeso l’operato di Pioli (senza fare riferimenti espliciti) e messo a tacere il professore: «Impari il rispetto prima dell’italiano». Al netto di note pungenti e dichiarazioni contrastanti registrate soprattutto all’estero (un po’ conferme e un po’ frenate), lo scenario sul futuro del Milan è chiaro anche ai muri di Milanello. Quantomeno già ben indirizzato.
Ufficiale Rangnick Milan incontro: mesi caldi
I binari superano il confine e portano dritti a casa Rangnick, in Germania (che peraltro oggi riaccende i riflettori sulla Bundesliga). Sarà lui il volto in copertina della rinascita (nuova) del Milan di Elliott. I contatti con il tecnico tedesco hanno preso il via a fine dicembre e non si sono mai interrotti, nemmeno durante la pandemia da Covid-19 e il lockdown che ha frenato e spento l’intero pianeta. Distanti ma vicini, il Milan e il professore hanno iniziato a costruire le fondamenta di un progetto a lungo termine. Tre anni di contratto e un ruolo centrale e determinante. Decisionale.
Ufficiale Rangnick Milan incontro: otto collaboratori
L’ipotesi che va per la maggiore è che Rangnick sbarchi a Milano indossando l’abito del nuovo Direttore Sportivo di Casa Milan. A suo supporto uno staff di otto collaboratori, di cui tre italiani esperti di Serie A, del calcio made in Italy, delle dinamiche interne al nostro campionato. Nell’area scouting (cuore pulsante per il nuovo corso rossonero), a Geoffrey Moncada, il 32enne capo degli osservatori del Milan dalle indubbie qualità nel settore (ha scoperto talenti già durante la sua esperienza al Monaco), verrebbe affiancata la figura di Paul Mitchell, 38 anni, inglese, talent scout della “scuderia Rangnick” alla Red Bull.
Ufficiale Rangnick Milan incontro: piace Nagelsmann
Resta da sciogliere anche il nodo relativo alla panchina, al profilo tecnico che sostituirebbe Stefano Pioli a Milanello. Si fa larga la candidatura di Julian Nagelsmann (già seguito da Gazidis all’Arsenal per il dopo Wenger), il giovane tecnico tedesco che si ispira a Guardiola e che in Bundes con il suo Lipsia sta ben impressionando tutti, e non solo per la posizione in classifica a cinque punti dal Bayern capolista, ma anche per i metodi innovativi col quale ha abituato al lavoro le sue squadre. Tra questi, un questionario su app che i giocatori sono tenuti a compilare al mattino a colazione, un monitoraggio live degli allenamenti attraverso un megaschermo piazzato in mezzo al campo a segnalare eventuali situazioni da risolvere, e monitor in spogliatoio accesi al novantesimo per analizzare fin da subito i momenti caldi e decisivi del match («È l’unico momento – ha spiegato Nagelsmann – in cui i giocatori sono pienamente ricettivi»).
Ufficiale Rangnick Milan incontro: tempi maturi
Se sarà lui il nuovo allenatore del Milan è ancora presto per dirlo. Di certo, il suo nome in queste ore sta circolando nell’ambiente con molta insistenza. Rangnick potrebbe parlarne direttamente con Gordon Singer, il figlio di Paul numero uno del Fondo Elliott a capo di Casa Milan. Di sicuro un incontro tra le parti ci sarà. La sede non è ancora stata decisa. Non sarà probabilmente Londra, residenza della famiglia Singer, per via delle limitazioni imposte dal governo inglese a chi proviene dall’estero (come in Italia, anche in Inghilterra è previsto un periodo di quarantena per prevenire un nuovo diffondersi del contagio).
Ufficiale Rangnick Milan incontro: i soldi sul mercato
Ivan Gazidis è al lavoro per identificare una sede in campo neutro. Non sarà nemmeno Milano, per ovvie ragioni. Ma l’incontro è in agenda. E si parlerà anche di budget per il mercato estivo: i 100 milioni di euro messi sul tavolo dal fondo Elliott a inizio anno, a causa della pandemia sono scesi a quota 75. A questi, il Milan pare disposto però ad aggiungere metà degli introiti derivanti dalle operazioni in uscita. In sostanza, la cifra che Rangnick avrebbe chiesto ai rossoneri già a fine dicembre non varia. Anzi, potrebbe anche superare le aspettative.