Stramaccioni ha parlato del Derby di ieri sera, parole di forte fiducia per Jovic e il Diavolo.
Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell’Inter, ha passato ai raggi X il rotondo 3‑0 con cui il Milan ha estromesso i nerazzurri dalla Coppa Italia. A suo avviso il successo rossonero si spiega con tre fattori chiave. Innanzitutto la scelta tattica del tecnico lusitano: «La chiave della partita? La caparbietà di Conceição ad insistere su questo nuovo 3‑4‑3». Il sistema varato di recente ha dato al Diavolo un’impronta più compatta e aggressiva, valorizzando le caratteristiche dell’organico.
Il secondo punto decisivo riguarda la punta serba: «La straordinaria integrazione di Jovic in questo sistema». Nonostante l’arrivo invernale del costoso Santiago Gimenez, Conceição ha promosso Luka Jovic titolare, e la doppietta nel derby ha ripagato la fiducia con cinismo negli ultimi sedici metri e altruismo in fase di raccordo. Stramaccioni riconosce il merito dell’allenatore: «Io do grandissimo merito a Conceição per aver creduto e insistito su Jovic. Fossi il Milan lo terrei: guai a perderlo a zero».
La terza leva è la robustezza arretrata: «Una ritrovata solidità difensiva, aiutata dal cambio di sistema». Il passaggio alla linea a tre ha fornito coperture più efficaci, limitando le occasioni di un’Inter che pure in Serie A vanta venti punti di vantaggio. «È oggettivo: il Milan ha caratteristiche individuali e di squadra che creano problemi all’Inter», ha ricordato l’ex tecnico nerazzurro.
Sul piano dei singoli, oltre a Jovic, Stramaccioni ha esaltato Tijjani Reijnders, autore del terzo gol: «Reijnders è fortissimo, un centrocampista moderno che salta l’uomo in mezzo al campo e possiede un cambio di passo bruciante. Sta migliorando anche in zona‑gol. Ieri si è battuto il petto mostrando lo stemma alla Sud. Ha tutto, il Milan se lo tenga stretto…».
In conclusione, Stramaccioni ha definito quella di San Siro la vittoria più netta e meritata fra i derby stagionali, sottolineando come Conceição abbia trovato il mix ideale di coraggio tattico, fiducia nei giocatori chiave e compattezza difensiva. Il messaggio all’area tecnica milanista è chiaro: blindare i protagonisti di questa serata, Jovic e Reijnders in primis.