Stadio Milan, la società WeBuild ha fatto luce sul progetto per la ristrutturazione di San Siro. Ecco i passaggi e le novità previste
WeBuild ci vuole provare fino in fondo e non ha alcuna intenzione di rinunciare al proprio progetto per la ristrutturazione dell’attuale stadio di Milan e Inter, l’iconico San Siro. Sul sito ufficiale della compagnia di costruzioni, infatti, è comparso un articolo relativo al progetto di rinnovamento dell’impianto che da ormai quasi 100 anni ospita le gare casalinghe dei rossoneri.
WeBuild ha spiegato che alla base di tutto metterà il concetto di “Preservazione di un patrimonio storico e culturale, che anima oggi molti dei progetti di rinnovamento di questi templi dello sport”. Nella nota ufficiale di Webuild, si legge poi che il progetto si baserà su alcuni interventi sulla struttura esistente in nome della modernità e della sostenibilità dell’impianto. I lavori potrebbero durare tre anni, ma nel mentre l’impianto continuerebbe a funzionare. Adesso bisognerà, però, capire se Inter e Milan decideranno di abbandonare le piste Rozzano e San Donato (progetto per il quale i rossoneri continuano a mettere mattoncini burocratici).
Milan, WeBuild presenta il progetto per la ristrutturazione di San Siro. Ecco tutte le novità
Stadio Milan, WeBuild espone il piano per la ristrutturazione di San Siro: pronto in tre anni!
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Di seguito è possibile leggere l’articolo che si trova sul sito ufficiale di WeBuild:
«Quando è illuminato sembra un’astronave atterrata in un quartiere residenziale… È arduo non restare senza fiato». Scriveva così il Times nel 2009 parlando di San Siro, considerato da molti uno degli stadi più belli al mondo. La sua storia affonda in un lontano passato, quando nel 1925 vennero costruite le prime quattro tribune rettilinee. Il progetto dello stadio venne affidato a Ulisse Stacchini, che stava lavorando anche alla progettazione della Stazione Centrale di Milano, e ad Alberto Cugini. Da quel momento in poi, e fino ad oggi, l’impianto è stato oggetto di una serie di interventi per riqualificarlo e ampliarlo. Il primo risale al 1935 quando la capienza della struttura venne portata da 35mila a 55mila posti per diventare uno degli stadi più grandi al mondo. Nel 1955 con un nuovo progetto le gradinate vennero aumentate in modo considerevole fino ad a ospitare 100.000 persone, poi ridotte a 85.000 per questioni di sicurezza. Da allora San Siro non è stato più toccato fino ai Campionati del Mondo del 1990 quando un pool di aziende guidato dalla Lodigiani (poi confluita nel Gruppo Webuild) è stato
incaricato di modernizzare la struttura con la costruzione del terzo anello e delle 11 torri cilindriche in cemento armato che hanno dato all’impianto la sua inconfondibile forma. A distanza di trent’anni da quell’intervento, il Gruppo Webuild ha presentato un progetto di riqualificazione dello stadio che punta a preservare questa icona dello sport in linea con quanto già fatto nelle grandi arene sportive europee.
Il progetto di Webuild prevede interventi sulla struttura esistente in nome della modernità e della sostenibilità dell’impianto. Secondo la proposta presentata, su cui sono in corso le opportune interlocuzioni con i soggetti interessati, i lavori potrebbero durare tre anni nel corso dei quali la struttura continuerebbe a funzionare. Il principio del progetto è lo stesso che ha ispirato gli interventi di riqualificazione degli altri grandi stadi europei con l’obiettivo di proteggerli e valorizzarli in quanto veri patrimoni storici e culturali non solo per gli amanti del calcio, ma per tutti.