Stadio Milan, 70 docenti universitari hanno dato vita a una petizione contro il nuovo impianto a San Donato a causa delle emissioni. E ora?
Una petizione avanzata da parte di circa una settantina di docenti di alcune università di Milano potrebbe causare dei problemi per la realizzazione del nuovo stadio del Milan a San Donato. Non è una storia da film, ma è ciò che emerso dal Corriere della Sera. Non solo il mercato, il club di via Aldo Rossi è impegnato su più fronti e tra questi c’è anche la costruzione di un nuovo stadio di proprietà.
Ecco che allora, secondo quanto riportato dal quotidiano citato in precedenza, 70 docenti del Politecnico di Milano, dell’Università Statale e della Cattolica, hanno scritto una lettera a Gianni Infantino, Aleksander Ceferin e Gabriele Gravina, i numeri uno di Fifa, Uefa e Figc, per lamentare delle possibili conseguenze relative alla realizzazione del nuovo stadio. Tra queste, c’è il rischio dell’aumento significativo della CO2 rilasciata in atmosfera. Ecco il messaggio:
Assumete una posizione netta contro la costruzione di nuove infrastrutture su terreni non urbanizzati. Riteniamo encomiabile il vostro riconoscimento dell’importanza di promuovere la sostenibilità nel settore calcistico ma portiamo alla vostra attenzione la problematicità di costruire nuove infrastrutture in aree non edificate
Milan, petizione contro il nuovo stadio: emissioni insostenibili. Possono cambiare gli scenari…
Stadio Milan, petizione contro l’impianto a San Donato: troppe emissioni. E ora cosa succede?
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I docenti richiamano l’attenzione per il possibile aumento significativo della CO2 rilasciata in atmosfera a causa della perdita di capacità di assorbimento del carbonio dei suoli edificati. Il nuovo stadio del Milan comporterebbe la trasformazione di circa 30 ettari di terreno mai urbanizzato, senza contare che nelle immediate vicinanze del sito proposto per l’impianto si trova l’abbazia di Chiaravalle.