Campione d’Italia a maggio, undici mesi dopo il Milan di Stefano Pioli è tra le migliori quattro squadre d’Europa: se questo non è un capolavoro!
Sul carro rossonero semifinalista di Champions League da ore non c’è più spazio. Come nulla fosse, chi prima puntava il dito contro Cardinale, Maldini e Pioli oggi è costretto a ricredersi. Il Milan in poche stagione ha costruito qualcosa di incredibile.
Il merito? Un po’ di tutti. Dell’allenatore e dei giocatori certamente, ma anche dei dirigenti, di uno staff infinito di tecnici e collaboratori che lavorano sottotraccia e nessuno mai menziona. Il bilancio sorride, dopo gli anni bui della gestione cinese, prima con Elliott e oggi con RedBird il Milan è definitivamente guarito.
Il percorso fatto registrare dai rossoneri in Champions League finora – spiega il sito Calcio e Finanza – ha già garantito al club ricavi UEFA per circa 85 milioni di euro. Cifra che spingerà il club verso il primo utile d’esercizio sul bilancio da 17 anni a questa parte (l’ultimo è datato 31 dicembre 2006, utile da circa 2 milioni).
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Bilancio in attivo, scudetto sul petto e semifinale di Champions. Al Diavolo le critiche!
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Sul campo il Milan ha raccolto traguardi insperati una manciata di anni fa, e in organico vanta gioielli che oggi giocherebbero titolari in qualsiasi top club d’Europa: Maignan, Leao, Theo Hernandez, Tonali… A maggio è arrivato lo scudetto, il diciannovesimo della storia, un traguardo conquistato con forza e carattere vincendo lo sprint contro Napoli e Inter; undici mesi dopo ecco la semifinale di Champions League, obiettivo che il club non pensava di raggiungere così rapidamente.
Un capolavoro, ed è solo l’inizio. Continuità del progetto sportivo e realizzazione del nuovo stadio, le prossime tappe segnate in agenda.