La cessione di Bonucci ha regalato al Milan un nuovo regista difensivo. Romagnoli è il plenipotenziario della difesa rossonera
Trattasi di calcio d’estate con vista sulla Serie A, giusto non prendere tutto per definitivo, ma logico appuntarsi alcune indicazioni. Il Milan esce dal Bernabeu con un passivo eccessivo, una sconfitta che in casa del Real Madrid ci può stare, ma che non rende giusto merito ai ragazzi di Gattuso. Un 3-1 figlio di alcune disattenzioni miste a peccati di gioventù e un po’di affanno, tutto risolvibile con il lavoro sul campo. L’undici rossonero – eccezion fatta per Higuain – è stato composto interamente da giocatori presenti in rosa dalla scorsa stagione. Le uniche novità, l’argentino al centro dell’attacco e la fascia di capitano al braccio di Romagnoli. A vista sono state queste le prime “attrazioni”, ma a partita in corso si è notato ben altro. L’addio di Bonucci ha lasciato un vuoto tecnico, non tanto nella fase difensiva della quale non è mai stato maestro, bensì nell’impostazione della manovra. Gattuso ha trovato una valida alternativa.
ROMAGNOLI IN REGIA Come detto, la partenza di Bonucci ha privato il Milan – almeno parzialmente – di una fonte di gioco. Donnarumma viene chiamato in causa sempre con una certa frequenza, ma contro il Real Madrid si è notato un Romagnoli molto più responsabilizzato. La fascia da capitano ha sicuramente un peso, più mentale che tecnico, al Bernabeu si è ammirato un giocatore cresciuto dal punto di vista dell’operatività. Gran parte dei palloni circolati nella retroguardia rossonera sono stati giocati dal n.13, non solo in appoggio semplice al compagno vicino o meglio posizionato, ma anche in maniera intuitiva e meno scontata. Romagnoli ha buonissima tecnica e ottimo piede, la scorsa stagione però, ogni azione veniva imbastita da Bonucci e sotto questo aspetto, Alessio è potuto crescere meno. Il rinnovo contrattuale siglato quando pochi avrebbero azzardato la mossa, gli ha fatto guadagnare la stima del gruppo e la totale fiducia dei tifosi. Gattuso stesso deve aver apprezzato la personalità del centrale ex-Roma, oggi Capitano del nuovo corso rossonero. A Milanello e negli States si è lavorato tanto e seriamente, le prestazioni finora sono state incoraggianti e anche la crescita dei singoli ne ha giovato. Il Milan deve oleare ogni ingranaggio e sincronizzare il meccanismo, ma la base è buona. Oggi Musacchio in coppia con Romagnoli, domani Caldara, il Diavolo ha perso un 31enne in difesa, ma ha scoperto un 20enne che gioca da veterano.