Il futuro della panchina Milan sembra essere deciso: dopo Fonseca e Conceiçao si cambierà ancora. Da Bergamo dicono Gian Piero Gasperini…
Ma la colpa non era solo di Paulo Fonseca? La risposta ovviamente è no. E a confortare questa risposta ci sono anche i numeri. Quelli prima e dopo una Superocoppa d’Arabia che ha illuso e non poco Casa Milan. Per fortuna non i suoi tifosi. Facendo un confronto tra i numeri di Fonseca e Conceiçao il risultato non cambia.
Nelle 15 partite alla guida del Milan l’ex tecnico del Lille ha ottenuto nove vittorie, quattro pareggi e due sconfitte (contro Atalanta e Napoli) per un totale di 31 punti (media punti a gara pari a 2,06). Con Sergio Conceiçao invece le vittorie fin qui sono otto, poi tre pareggi e quattro sconfitte (contro Juventus, Dinamo Zagabria, Feyenoord e Torino). I punti totali in questo caso sono 27 con una media di 1,8 punti a partita (vengono contate anche le due gare di Supercoppa contro Juventus e Inter).
L’analisi dei numeri dice chiaramente che con il cambio dell’allenatore l’attuale dirigenza non ha migliorato le cose ma anzi sono peggiorate, nonostante a fine gennaio l’attuale tecnico abbia usufruito di una campagna di rinforzamento che ha risolto, solo sulla carta, le mancanze e gli errori del mercato estivo.
Panchina Milan, il futuro non sarà Sergio Conceiçao e da Bergamo arriva l’indiscrezione Gasperini
Panchina Milan, Fonseca meglio di Conceiçao. E per il futuro c’è Gian Piero Gasperini…
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C’è però una cosa che li accomuna. La rottura pressoché totale con Rafael Leao. Sia Paulo Fonseca, criticassimo anche per il difficile rapporto con Theo Hernandez (ma visto come è andata soprattutto con il Feyenoord forse non aveva completamente sbagliato…), sia oggi Sergio Conceiçao non sono riusciti a far sbocciare il talento del portoghese che continua a dimostrare in campo poca voglia di giocare per una partita intera ma solo a spezzoni, solo quando ne ha voglia.
Il risultato è questo. Che anche oggi Rafa gioca un tempo, quando va bene. Insomma le colpe sono da attribuire totalmente a una società RedBird non ancora organizzata per essere grande…
È chiaro che anche la prossima stagione il Milan cambierà allenatore. Tornerà la tentazione Antonio Conte che in caso di mancato scudetto a Napoli potrebbe lasciare Aurelio De Laurentiis.
La certezza è che Gian Piero Gasperini se ne andrà via da Bergamo. E da Bergamo sono convinti che dietro al divorzio improvviso con la famiglia Percassi possa esserci la tentazione di andare a sedere su una panchina di una big. E il Milan è una di queste società in cerca di un futuro diverso.
Sicuramente Gasperini è un allenatore che chiede di poter lavorare con le sue idee, con la sua metodologia. Può convivere con uno spogliatoio come quello del Milan? Se Theo e Rafa a giugno lo lasceranno probabilmente sì…