Vincenzo Montella ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi della Repubblica: ecco le sue dichiarazioni.
«Il mestiere è labile, con oscillazioni mediatiche. Devo lavorare e ottenere risultati. Sono felice di allenare il Milan e vorrei rimanere qui a lungo». Vincenzo Montella prova a prendersi il Milan, consapevole della grande occasioni concessagli da Silvio Berlusconi. In una lunga intervista ai colleghi della Repubblica il tecnico campano ha dichiarato: «Per ora mi rapporto con la dirigenza attuale, che è ben presente. Un Presidente ha diritto di esternare i suoi desideri. Quella di Berlusconi è una storia unica e si avverte la responsabilità di vincere attraverso il bel gioco. Consigli? Si è esagerato, mi sono sempre sentito libero. Il Presidente sa dialogare, trasmette il suo pensiero e la sua mentalità. Dà stimoli anche quando la macchina sembra al massimo».
Sulla squadra: «È già competitiva. Ha un’anima e una base giovane, che può crescere. Anche con i giusti correttivi, non numerosissimi. Se bastano 130 milioni? Si dice che sia più facile sbagliare con i soldi. Ma non bisogna sbagliare, a prescindere dal budget».
Su Donnarumma: «È un’intuizione di Mihajlovic, io ho solo continuato. Di lui e Locatelli mi sorprende la maturità, in una squadra in costruzione. Uno come Gigio lo vuoi tenere. Ha forza contrattuale, anche per l’età. Dipende da lui».
Su Bacca: «Non mi ha mai mancato di rispetto. Se Carlos resta? Con la società siamo d’accordo: massima fiducia in lui».