Una storia d’amore mai concretizzatasi, quella tra Luka Modric ed il Milan: è giunto il momento di mettere la parola fine?
Conferenza stampa della nazionale croata, a poche ore dalla sfida con il Marocco. In un clima molto disteso, un giornalista pone una domanda molto particolare al centrocampista del Real Madrid: «Se dovesse vincere il Mondiale, Cristiano Ronaldo ha dichiarato che si ritirerà: tu farai lo stesso?»
«Che Dio ci permetta di farlo succedere: non so se mi ritirerò, ma se questo è quel che serve per vincerlo, firmo e mi ritiro subito» ha risposto Modric, sorridendo, con una battuta, che ha alimentato diverse voci, riportate anche dai giornalisti della RAI nel pre partita della gara.
Che sia la classica uscita distensiva, o che contenga un fondo di verità, date anche le 37 primavere del ragazzo di Zara, ce lo dirà solo il tempo, ma una cosa sembra certa: che Modric e il Milan rimarranno degli eterni promessi sposi.
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Modric e il Milan, eterni promessi sposi
«Questo matrimonio non s’ha da fare», disse uno dei bravi di Don Rodrigo a Don Abbondio, riferendosi alle nozze tra Renzo e Lucia, protagonisti de “I Promessi Sposi” di Manzoni: un idillio lungo una vita, come lo stesso Modric aveva ammesso, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, oramai due anni or sono.
«Boban era un mio idolo e papà, quando ero piccolo, mi comprò una tuta rossonera. Mi immaginavo calciatore del Milan ma è andata diversamente… e quando arrivi al Real è difficile pensare di andare altrove. Se a Madrid le cose non fossero andate bene, mi sarei certamente visto bene in Serie A. Ma onestamente, la priorità è sempre stata Madrid», queste le parole del talento croato, che negli anni è stato molte volte vicino a vestire di rossonero, ma senza mai portare realmente il giocatore a Milano, a firmare un contratto.
Modric tra il Real Madrid e il Milan
I primi rumors su Luka Modric risalgono a ben 10 anni fa, quando il croato era un giocatore del Tottenham e il Milan sembrava diviso tra lui, e un possibile ritorno a casa di Kakà: il mondo rossonero si divise in due fazioni, quella che tifava per Galliani, e voleva portare a San Siro un talento cristallino, e quella che invece sperava nel Real Madrid, perché un acquisto da parte dei blancos avrebbe permesso al figliuol prodigo brasiliano di tornare a casa. Alla fine vinse la seconda opzione, con una spesa vicina ai 42 milioni di euro da parte degli madrileni, e con l’inizio di una storia di successi e di rimpianti: il palmares recita 3 successi in Liga, una coppa di Spagna e 4 Supercoppe Spagnole, e ben 5 Champions League, 4 Supercoppe Europee e 4 Coppe del Mondo per Club, oltre al Pallone d’Oro 2018, s’intende; mentre i rimpianti sono tutti rossoneri.
L’inseguimento del Milan a Modric, e la terza incomoda
Negli anni successivi, soprattutto a cavallo della fine dell’era Mirabelli-Fassone, e con l’inizio del nuovo corso del Milan, la società rossonera e Modric si inseguirono, dando praticamente lavoro per intere sessioni di calciomercato a tutta la stampa italiana, e non solo: dapprima solo voci senza fondamento, poi trattative mai concluse. Nel 2018, si sfiorò addirittura il dramma sportivo, quando si iniziarono a leggere notizie su un possibile accordo tra Luka e l’Internazionale: uscite di una intera estate, ma alla fine, per l’appunto, solamente uscite.
Probabilmente, la pietra tombale la mise, nel 2019, proprio il suo idolo d’infanzia, Zorro Boban, quando ai microfoni di Sky commentò cosí l’ennesima domanda su un possibile trasferimento sfumato: «Modric? Un milanista sin da bambino, e un amico, ma era improbabile arrivasse. Non siamo mai arrivate a cose concrete».
Il Milan e Modric, è l’ora di dirsi addio?
Giunti alle porte del 2023, sempre meno si sente parlare di un possibile approdo del croato a Milanello, per una serie di fattori: tra tutti l’anagrafica, e la presenza in rosa di talenti cristallini dal futuro roseo, pare possano definitivamente scrivere la parola fine a un corteggiamento durato per una intera carriera. Due innamorati, due eterni promessi sposi, e una storia d’amore che «se non v’è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l’ha scritta, e anche un pochino a chi l’ha raccomodata. Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta».