Il “primo” Tonali in maglia rossonera è solo un lontano ricordo: Sandro, dopo un primo anno tra luci e ombre (soprattutto), si è preso il Milan in mano, ha guadagnato l’amore dei suoi tifosi ed è punto fermo nello scacchiere di Pioli, il quale ha sempre protetto il classe 2000 anche nei suoi momenti più difficili, definendolo «giovane di qualità e prospettiva», scacciando lo scetticismo generale della tifoseria. Ora Sandro vola.
Umiltà. Da sempre questo pregio ha accompagnato Sandro nel corso della sua esperienza rossonera, toccando il punto più alto nell’estate del 2021: pur di convincere la dirigenza a sborsare la cifra pattuita con Cellino per il suo riscatto dal Brescia si è tagliato l’ingaggio, mandando un messaggio all’ambiente chiedendo di riporre in lui fiducia. Non solo l’ha ripagata, ma ha moltiplicato il suo valore, con prestazioni roboanti e gol pesantissimi per la corsa al titolo. Mister Stefano Pioli aveva già notato un cambiamento nel classe 2000, affermando durante il ritiro di averlo visto più maturo e più pronto. Il tecnico spese le stesse parole anche per Rafael Leao, e non serve aggiungere altro. Mister, dacci anche 6 numeri al lotto. Se da un lato il portoghese ora sgasa, fornisce assist, segna ed è considerato uno dei giocatori più forti al mondo, Tonali incarna il box-to-box moderno, è il primo a difendere ed il primo a guidare la carica verso la porta avversaria, abbinando quantità e qualità alla perfezione, combattendo sempre su ogni pallone senza mai dimenticarsi di dare avvio alla manovra cercando verticalizzazioni e cambi di campo. ” Assomiglia più a Pirlo o a Gattuso? “, tutti si chiedevano. Bene, non è Rino e nemmeno Andrea, è Sandro, capace invece di reincarnare nel suo stile di gioco qualcosa di entrambe le leggende del glorioso passato recente. Giocatore che è saputo passare dal ” compitino ” da 6 in pagella all’essere trascinatore e simbolo Scudetto, beniamino della Curva Sud.
Regalo di compleanno
In settimana di vigilia non può che venire a mente lo scorso Hellas Verona-Milan, andato in scena in un Bentegodi gremito ed invaso dai tifosi rossoneri, per uno snodo cruciale del campionato. Si giocò l’8 maggio, giorno del ventunesimo compleanno di Tonali. Dopo il vantaggio scaligero siglato da Faraoni tutti immaginavano un dramma sportivo paragonabile alla famosa Fatal Verona. Furono 2 le sgasate di Rafa, 2 i gol di Sandrino, entrambe le volte servito a pochi passi dalla linea di porta, grazie a due azioni incredibili del numero 17, che ( seguite dal gran gol di Florenzi ) portarono a Milanello i 3 punti, consacrarono per l’ennesima volta Leao come giocatore definitivamente esploso e regalarono a Sandro il più bel compleanno della sua vita.
Milan, guarda che Sandro. Con Tonali la mediana vola.
Charles, guarda e impara…
Analogo percorso potrebbe fare Charles De Ketelaere, colpo da 90, come Tonali nel 2019, del mercato estivo rossonero. Anche per lui la società di Via Aldo Rossi ha investito parecchio, con una trattativa estenuante, con mille sviluppi, che ha tenuto banco per tutta la sessione di calciomercato. Dopo ormai due mesi sotto le ali dello staff tecnico rossonero, il talentuosissimo belga non è ancora decollato, dando la stessa parvenza di timidezza dei sopracitati. Fisiologico, a mio avviso. Anche lui da una realtà, con tutto il rispetto, più agevole come la Pro League, sta faticando nell’ambientamento al nostro campionato, facendo però già vedere diversi sprazzi del suo infinito bagaglio tecnico, notato dal CT Martinez, che ripone estrema fiducia in Charles e sembra non volerne fare a meno per la campagna in Qatar. Con la speranza, come un fiore che sboccia a primavera, che ” CDK ” possa presto incantare San Siro.
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