Tra i più criticati, presi di mira dalla tifoseria c’è Theo Hernandez. Perché come recitano a ripetizione i social non sarebbe più quello di una volta. In troppi però dimenticano un particolare. Anzi due. Il primo riguarda il nuovo compito tattico che Stefano Pioli ha affidato al francese. Lui infatti scatta meno sulla fascia e si accentra di più in mezzo al campo. Il secondo aspetto è la cadenza con la quale viene schierato, in una parola: sempre.
Theo fa gli straordinari a sinistra soprattutto perché il Club in estate non ha saputo affiancargli un sostituto, una spalla, un vice. L’assenza di un’alternativa, a sinistra, al francese ex Real è uno dei grandi problemi che il Milan dovrà affrontare a gennaio, alla riapertura del mercato (e possibilmente risolvere). Infortuni permettendo, Theo Hernandez viene sempre schierato da Stefano Pioli.
Theo Hernandez è uno dei più utilizzati nel Milan da Stefano Pioli, pare imprescindibile…
Milan, Theo Hernandez o Highlande(z): ecco perché
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Fin qui in stagione ha giocato 90 minuti a Bologna, 87 minuti contro il Torino, 90 minuti con Roma e Inter, 84 a Cagliari, 90 minuti contro Lazio e Genoa, poi a Napoli e a Lecce. Ha saltato la sfida contro l’Hellas Verona per un affaticamento muscolare, la Juve per squalifica e l’Udinese per una contusione alla caviglia. In Champions League è sempre partito in formazione e non è mai stato sostituito, nemmeno nei minuti finali.
Stesso refrain in Nazionale: 90 minuti contro Irlanda e Germania a settembre, 90 contro Olanda e Scozia durante la sosta di ottobre e 90 nell’ultima settimana contro Gibilterra e Grecia. Prima di puntare il dito “sull’incostante Theo”, per molti “lontano parente del giocatore apprezzato nelle passate stagioni” sarebbe cosa buona e giusta addentrarsi meglio e senza preconcetti dentro la realtà dei fatti, e prendendo in esame tutto: anche i numeri e le statistiche, fredde sì, ma che non sbagliano mai.