Alla Bocconi interviene il presidente del Milan Paolo Scaroni. Tra i temi toccati, la realizzazione del nuovo stadio di proprietà.
«La storia dello stadio del Milan è diventata una saga decennale. Ho visto un blog dove mi chiamano Stadioni per quanto parlo dello stadio». Così il presidente del Milan Paolo Scaroni ospite a un evento tenutosi oggi presso l’Università Bocconi di Milano.
«Nel mondo si possono aumentare ricavi considerevoli solo con lo stadio. Non vogliamo aumentare i prezzi dei biglietti popolari, vogliamo ospitare aziende che possano pagare biglietti a cifre astronomiche. Potrei vendere biglietti a 5mila euro al posto alle aziende, in Inghilterra lo fanno da vent’anni. Noi siamo sui 40 milioni, all’estero sui 100: la differenza mette a rischio la sostenibilità economica».
La frecciata di Scaroni ad Allegri: «Il calcio deve dare lezioni di comportamento corretto: non dobbiamo usare un linguaggio inappropriato, pronunciato in qualche corridoio degli spogliatoi e che poi leggiamo sui giornali» https://t.co/cZ88WcAlRR pic.twitter.com/HVev4c610W
— Calcio e Finanza (@CalcioFinanza) April 27, 2023
Milan, Scaroni sul tema Stadio… Poi lancia una frecciata ad Allegri
LEGGI ANCHE Attacco del futuro, il nome indicato da Pellegatti: «Il Milan ci riprova»
Scaroni ha poi aggiunto: «Sono entrato nel Milan che c’era Yonghong Li, il club perdeva a manetta i e risultati erano pessimi. Ci sono due montagne da scalare contemporaneamente, quella dei risultati economici e quella dei risultati sportivi. Abbiamo dimezzato le perdite, quest’anno generiamo cassa e ci avviciniamo al breakeven, sotto il punto di vista sportivo non possiamo lamentarci. Ma c’è anche la terza montagna, quella degli ESG. Noi facciamo battaglie contro discriminazioni e razzismo ad esempio, lo facciamo perché ci crediamo ma anche perché è nostra responsabilità sociale».
E ancora: «Vogliamo avere lo stile Milan: linguaggio moderato, non litigare con arbitri e avversari, è uno stile che ha pervaso la nostra società. Poi leggo quello che dicono certe persone nel mondo del calcio e penso che siamo cattivi maestri: noi dobbiamo avere stile, poi possiamo dare lezioni agli altri. Se usiamo linguaggio inappropriato e insultiamo nei corridoi, come possiamo avere responsabilità sociale? Dobbiamo dare lezione di comportamento corretto – ha concluso Paolo Scaroni –, prima di tutto da parte nostra».