Rivoluzione annunciata per il Milan: tra scadenze di contratto, giocatori che non verranno riscattati e rinnovi ballerini, per Paolo Maldini e Frederic Massara si prospetta un’estate molto impegnativa.
Le ultime mortificanti settimane hanno confermato quanto già serpeggiava nei pensieri a fine autunno: in tanti, in questo Milan, non stanno rendendo come da attese. Dai nuovi arrivati agli uomini scudetto in copertina a maggio, Theo Hernandez, Leao, Giroud, ai jolly come Rebic e Ibra che un anno fa con le loro incursioni in campo avevano aiutato molto squadra e allenatore a uscire dalle situazioni più delicate. Il futuro per molti rossoneri è incerto, tra rinnovi e riscatti il quadro che si delinea per la prossima estate per Maldini e Massara è a dir poco da incubo.
Giroud, Leao e Ibra
Chi è certo di rimanere è Olivier Giroud: il rinnovo con il Milan è vicino, il bomber francese firmerà a breve il prolungamento per un’altra stagione alle stesse cifre del primo contratto in rossonero (3,5 milioni di euro netti). Più delicata la questione Leao: la trattativa tra gli agenti e Via Aldo Rossi è arenata da dicembre. Troppi i nodi al pettine, la sensazione è che il tira e molla proseguirà fino al termine della stagione, con il rischio di uno strappo se il Diavolo dovesse inciampare ancora sulla via verso l’Europa. Come Leao, anche Ibra potrebbe salutare: per Zlatan però si tratterebbe di un vero e proprio addio al calcio giocato; per lui si parla già del ruolo di Brand Ambassador del club.
Milan, rivoluzione: una squadra intera rischia di saltare
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Dei volti nuovi, arrivati in estate, si salvano solo Charles De Ketelaere e Malick Thiaw. Si “salvano” per modo di dire. Il primo, l’ex Bruges, è un mistero irrisolto ma in quanto giovane da aspettare, proteggere, difendere, in attesa che il campo raccolti della svolta così come era già successo in passato con Tonali e Leao. Dest e Vranckx (fuori dalla lista UEFA) finiranno invece nel calderone delle meteore: non verranno riscattati, un po’ perché non hanno pienamente convinto e un po’ perché il prezzo per acquisirne i cartellini viene considerato dal Milan eccessivo.
Milan, rivoluzione: il riscatto di Diaz (ancora incerto) e la grana Rebic
Rischia anche Brahim Diaz, il cui secondo prestito dal Real Madrid va in scadenza il 30 giugno: i blancos vorrebbero 22 milioni per cederlo a titolo definitivo, il Milan lavora per abbassare la richiesta, forte della volontà del giocatore di rimanere a Milanello. Con Diaz ancora nel motore, Yacine Adli sarebbe costretto a preparare le valigie. Il francese è arrivato dal Bordeaux in estate, ha giocato un pugno di minuti e non convince. Nulla lascia pensare che in futuro il club cambi idea sul suo utilizzo.
La rivoluzione del Milan potrebbe non finire con Adli. Anche Ante Rebic (che però gode di un ingaggio troppo elevato) ha un piede sul mercato. L’addio del croato è un’ipotesi molto probabile qualora il Milan riuscisse a raggiungere la stretta di mano con Leao. Così anche Messias: sulla destra il Milan si rafforzerà, ci ha già provato a gennaio sfiorando con il dito Zaniolo, vicino ora alla firma con il Galatasaray. Se Rebic dovesse saltare, il suo nome si aggiungerebbe alla lista già oggi dei sicuri partenti. Tiemoue Bakayoko è ai titoli di coda (rientrerà al Chelsea e poi chissà) e anche Antonio Mirante e Ciprian Tatarusanu vanno in scadenza a fine campionato. Per la porta il Milan si è già assicurato le prestazioni di Devis Vasquez e Marco Sportiello. Il trio, completato da Mike Maignan, chiude la “pratica portieri” 2022/2023. L’unica già archiviata nel cassetto.