Il Milan delle notti europee batte un colpo, e che colpo. Si è vista nuovamente in campo quella squadra convincente, motivata e, soprattutto, organizzata che accende gli animi dei tifosi rossoneri come solo nelle grandi. notti stellate accade. Dal punto di vista tattico, la chiave che ha messo in difficoltà i parigini è stata una. mossa a sorpresa di Pioli, una mossa in vecchio stile: il ritorno al 4-2-3-1.
Milan, la tattica del match
Pioli ha rispolverato il suo cavallo di battaglia, alzando una mezzala di origine, Loftus-Cheek, come trequartista. Tramite questa intuizione il Mister non solo ha bloccato la prima costruzione di Ugarte, ma ha anche permesso ai. rossoneri di avere una gamba importante sulla transizione offensiva in ripartenza dal basso. Accanto a ciò, gli altri centrocampisti hanno rivestito un ruolo da mediani al fine di sbilanciare meno la squadra sulle azioni offensive. Rispetto al solito, infatti, cioè quando attacchiamo portando la spinta offensiva di entrambe le mezzali e. mantenendo il vertice basso di centrocampo in copertura, contro il PSG si è verificata una situazione opposta: tra i centrocampisti, l’azione offensiva era accompagnata principalmente da Loftus-Cheek, mentre i due mediani rimanevano più in copertura del solito. Soprattutto, questo permetteva a Reijnders di avere maggiori possibilità di. poter raddoppiare su Mbappé, con l’aiuto a volte anche di Pulisic (che in fase difensiva si abbassava e stringeva molto). Le altre chiavi tattiche fondamentali della fase difensiva sono state: la prima pressione sulla costruzione del PSG e una difesa più bassa rispetto all’andata.Riguardo il primo elemento, Giroud schermava la costruzione di Skriniar con un atteggiamento decisamente più attendista rispetto a quello di Parigi (in pressione altissima a uomo sulla prima costruzione insieme con gli esterni alti e i centrocampisti). Stesso atteggiamento lo assumevano Pulisic e Leao che si schieravano tra il terzo centrale di parte e l’esterno alto. Occorre sottolineare che non si trattava di reali centrali di una difesa a tre, ma lo diventavano in costruzione in quanto Hakimi saliva molto e Lucas Hernandez stringeva a fare il terzo di difesa a sinistra. Riguardo il secondo elemento, invece, la linea di difesa del Milan si posizionava generalmente sulla trequarti, mentre a Parigi quasi sul centrocampo. In questo modo il Milan è risultato equilibrato, anche se a rischio quasi di abbassarsi troppo e soffrire più del dovuto i parigini.
A seguito dei cambiamenti di Pioli, a questo punto, cosa dovremmo aspettarci nelle prossime partite? Si trattava di un adattamento al PSG o di un piccolo dietrofront e riassestamento tattico? Sicuramente, ciò che ci auguriamo noi tifosi è rivedere quanto più possibile la motivazione e l’attenzione messe in campo a San Siro contro i parigini.