Il Direttore dell’Area Tecnica del Milan Geoffrey Moncada ha parlato del futuro del club rossonero: «Vogliamo creare un gruppo forte». Il dirigente rossonero ha però iniziato parlando del suo arrivo al Milan: «Era l’estate in cui Elliott ha preso il club. Mi hanno chiamato per fare il capo scout, ho fatto tre meeting e sono arrivato a dicembre, ho lavorato tre mesi con il Monaco pensando al Milan. Loro hanno capito: quando il Milan ti chiama e c’era ancora tutto da fare, era tutto molto interessante. Qua c’è molta più pressione».
Sull’ultimo mercato rossonero il Direttore dell’Area Tecnica a Milan TV ha aggiunto: «Cercavamo giocatori fisicamente forti, veloci e potenti. Era il tipo di giocatori che voleva Pioli. Poi molto dipende dal mercato, dalle soluzioni e dal budget, ma è importante lavorare insieme allo staff e al mister. Come si sceglie un giocatore? Non contano solo i numeri, è importante incontrarlo dal vivo. Bisogna vedere se parla del Milan o di lui. Mi piace capire queste cose, perché prendiamo un ragazzo che va in uno spogliatoio di 25 giocatori e dobbiamo creare un mix, una cultura tutti insieme. La cosa più importante è il club: vogliamo un gruppo, non tante star. Leao? Quando l’ho visto al tempo del Monaco ho capito subito che aveva un talento incredibile».
Sulla stagione Moncada ha aggiunto: «È ancora lunga, dobbiamo restare calmi e lavorare. Ci sono momenti difficili, è normale, magari giochiamo contro una squadra più forte, ci sono infortuni, problemi. Per me è importante restare stabili e fare la stagione fino alla fine, perché ci sono tante partite da giocare». Chiosa finale sul futuro del club: «L’idea è di creare un gruppo di giocatori forti che lavorano su tre-quattro anni. Abbiamo bisogno dell’academy che porta giocatori giovani e italiani per aiutare la squadra, è molto importante. Adesso abbiamo cambiato tanto, magari il prossimo anno cambieremo due-tre giocatori, ma almeno avremo già la base della squadra che è importante. Vogliamo tutti vincere subito, ma ci vuole un piano per fare le cose bene e portare giocatori, un gruppo forte ogni anno».