Milan, il giornalista de La Gazzetta dello Sport Luigi Garlando ha commentato l’esultanza polemica di Rafael Leao in Milan-Atalanta
Ieri il Milan ha pareggiato 1-1 contro l’Atalanta a San Siro, nel match valido per la 26esima giornata di Serie A. I rossoneri erano partiti subito forte, andando in vantaggio con uno splendido gol di Rafael Leao, bravo a liberarsi sulla sinistra e a rientrare, lasciando partire un tiro imparabile per Carnesecchi. I nerazzurri poi hanno pareggiato grazie al rigore trasformato da Koopmeiners.
Una delle note più liete di una serata che ha lasciato l’amaro in bocca, è stato proprio il ritorno al gol del portoghese. Il numero 10 non segnava in campionato da oltre 5 mesi ed era stato oggetto di diverse critiche per il suo score in questa stagione. Per questo ieri l’attaccante ha esultato in modo polemico, mimando il gesto delle chiacchiere. Un’esultanza che non è sfuggita a Luigi Garlando, che ha commentato l’episodio sulle colonne de La Gazzetta dello Sport.
Milan, Garlando commenta l’esultanza polemica di Leao
Milan, Luigi Garlando e l’esultanza polemica di Rafael Leao: se non lasciasse passare 155 giorni…
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Garlando ha commentato il gol di Leao e l’esultanza che ne è scaturita. Il giornalista ha esaltato la rete, sia per la preparazione che per il tiro imparabile del numero 10. Poi però ha lanciato una frecciatina al giocatore, facendo notare come siano passati 155 giorni tra questo gol e l’ultimo segnato dal portoghese in campionato. Il commento:
Largo a sinistra, Leao punta Holm e Scalvini e ci passa in mezzo, come avrebbe voluto fare Fantozzi tra i faraglioni di Capri. Spara un meteorite che imbuca l’incrocio lontano: una meraviglia che Rafa festeggia con il ballo del Qua Qua, come dire: “Voi parlate, io segno”. Ci sta. Certo, non lasciasse passare 155 giorni (23 settembre, Verona) tra un gol e l’altro di campionato, la gente parlerebbe di meno.