Milan, dopo l’episodio di insulti razzisti nei confronti di Mike Maignan, è arrivata la presa di posizione da parte del ministro dell’Interno
2024, ancora a parlare di razzismo nei campi da calcio. Questa volta però, i brutti fatti non hanno colpito solamente il povero portiere del Milan Mike Maignan, hanno colpito anche noi, tifosi, giornalisti, cittadini. Sì, perché al termine della bella partita, macchiata da questi episodi, tutto il mondo del calcio e non solo, si è schierato a sostegno del numero 1 francese. E quando diciamo tutti, sì, proprio tutti. Dai compagni di squadra, agli avversari, passando per le istituzioni…
Uno su tutti, il ministro dell’interno Matteo Piantedosi, che ha voluto esaminare l’accaduto, per poi condannarlo fortemente:
Esprimo un giudizio di assoluta condanna, quello che è successo è gravissimo, comportamenti vili che non solo offendono la dignità della vittima ma tradiscano lo spirito stesso del gioco del calcio e i valori che dovrebbe trasmettere
Milan, insulti razzisti a Maignan: la risposta di Piantedosi
Milan, insulti razzisti a Maignan: arriva la risposta del ministro dell’Interno
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Il ministro dell’interno ha poi voluto chiarire cosa intende fare a riguardo dell’accaduto, per far sì che il nostro paese non passi dalla parte di uno stato razzista e che non condanna questi disgustosi episodi che non hanno nulla a che vedere con il mondo del calcio:
Ho subito chiesto al Capo della polizia di fare ogni sforzo per individuare prima possibile chi si è macchiato di una simile condotta. E già c’è stata l’identificazione di una persona. Lo sport rappresenta una straordinaria opportunità di comunicazione, promozione e crescita ma questi gesti odiosi, commessi da un pugno di delinquenti che tentano di nascondersi tra la folla, recano discredito a un’intera comunità e trasmettono un’idea distorta del nostro paese
Le pene in Italia sono più leggere rispetto all’estero, in Inghilterra, ad esempio, è previsto l’arresto e il Daspo per 10 anni. Il ministro ha voluto soffermarsi anche su questo aspetto:
Quanto accaduto deve farci riflettere sulla necessità di rendere ancora più efficaci le sanzioni per colpire i singoli responsabili di questi atti inaccettabili. Vanno individuati strumenti che oltre alla chiusura degli stadi e delle curve, rendano ancora più incisiva la risposta dello Stato verso gli autori di questi gravissimi atti. Anche in considerazione del fatto che la decisione di sospendere una partita potrebbe scontare la difficoltà dei possibili riflessi sulla sicurezza e sull’ordine pubblico