Il Milan sbaglia e il Codice Gerenzani lo punisce. Punisce Theo Hernandez e la società (Ibrahimovic e Furlani) che non affrontano il suo rinnovo di contratto
Milan subito ritornato sulla terra. Dopo la sbornia della notte vittoriosa di Madrid, ancora una volta una prestazione censurabile dei rossoneri, che ripropongono le solite amnesie difensive contro un Cagliari volenteroso e mai domo.
Ogni transizione offensiva isolana gettava scompiglio nella difesa milanista, costantemente in apprensione soprattutto sui calci da fermo ed i palloni alti. Altri tre goal incassati, oltre ad altri due annullati per fuorigioco.
Paulo Fonseca insiste a trascurare che questo Milan non ha equilibrio con soli due centrocampisti e quattro giocatori offensivi davanti e presenta una difesa troppo lenta in mezzo ed approssimativa ai lati per potersi permettere una linea tanto alta.
È così che vengono gettati altri due punti in classifica, con una zona Champions League sempre più a rischio, posto che, oramai, per il terzo anno consecutivo il Milan a novembre si trova già virtualmente fuori dalla lotta per lo scudetto…
Milan, il Codice Geranzani chiama in appello Ibrahimovic e Furlani in aiuto di Theo Hernandez
Milan, il Codice Gerenzani: Theo Hernandez sbaglia ancora. Il problema è il rinnovo? Ibrahimovic e Furlani muovetevi
LEGGI ANCHE Cagliari-Milan, doppietta di Rafael Leao: non accadeva dall’addio di Zlatan Ibrahimovic
Solo nel derby e con il Real Madrid si è vista una squadra compatta e logica, ben calibrata. Nelle altre partite si è visto un Milan spesso lungo e vulnerabile dietro, che si regge sulle giocate di alcuni ottimi singoli, come Pulisic, Rejinders, Morata ed il redivivo Rafael Leao, autore di una doppietta.
Theo Hernandez, oramai, sovente svolgliato ed impreciso in fase difensiva: se il mancato rinnovo del contratto gli nuoce, la società deve finalmente affrontare il problema, deflagrato dall’inizio della stagione.
Le leggerezze del francese sono costate diversi passi falsi, come a Parma e contro il Cagliari: la società vuole farsi carico della questione o intende trascinarsela per tutta la stagione, già compromessa in autunno?
L’ impressione è che la dirigenza sottovaluti superficialmente il problema, dimostrando ancora una volta la sua inadeguatezza.
Per fortuna Mike Maignan sfodera spesso parate decisive ma non può sempre tenere in piedi all’ infinito una squadra, che dà l’ impressione di concentrarsi maggiormente con avversari di prestigio, fallendo partite contro avversari meno blasonati.
Con questa inammissibile altalena di prestazioni il Milan rischia di non qualificarsi per la prossima Champions League e di disputare una stagione del tutto anonima