Il Codice Gerenzani parla chiaro siamo arrivati con colpevole ritardo alla definitiva sentenza sull’allenatore del Milan Paulo Fonseca…
Ci siamo arrivati, inevitabilmente. L’esperienza di Paulo Fonseca si è definitivamente conclusa, dopo l’ennesima prova insoddisfacente del Milan in casa contro la Roma di Mister Ranieri.
Un pareggio alla fine giusto ma arrivato al termine di un secondo tempo in larga parte vissuto in apnea dalla squadra rossonera, al solito in emergenza e con uomini contati a centrocampo. Impossibile, in queste condizioni perennemente emergenziali, dare un po’ di respiro ai poveri Fofana e Rejinders, sempre tra i migliori e impegnati, in pratica, da soli a reggere le sorti del centrocampo dallo scorso agosto.
Eppure il Milan, proprio grazie a loro, con il francese che ispirava e l’ olandese che realizzava l’unica rete, si era portato in vantaggio già dopo un solo quarto d’ora di gioco. Ma quasi subito la Roma pareggiava prontamente con un gioiello di Dybala.
Consueta squadra incapace di mantenere il vantaggio contro avversari sulla carta tecnicamente quotati. Un possibile fallo da rigore su Rejinders impediva al Milan di tornare davanti ai giallorossi ed, a contempo, faceva perdere le staffe a Mister Fonseca, che veniva, pertanto, espulso dall’arbitro Fabbri a causa di vibrate proteste.
Troppa tensione palpabile in campo ed in panchina tra i rossoneri, sempre molto nervosi ed influenzati dalle ricorrenti voci di esonero dell’allenatore portoghese.
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Milan, il Codice Gerenzani: siamo arrivati alla definitiva sentenza su Paulo Fonseca…
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Una ripresa costellata da molti cambi vedeva il Milan subire per larghi tratti una Roma ancora in crisi di risultati fuori casa e suscitava negli spettatori di casa il giustificato timore di un’ ennesimo flop casalingo dopo quelli recenti con Juventus e Genoa.
Alla fine il risultato è giusto ma fotografa ancora una volta un gruppo, quello milanista, poco affiatato, con scarsa identità di gioco ed incapace di dare continuità di risultati a questa stagione, oramai pericolosamente indirizzata verso un probabile fallimento tecnico.
I rumors, già prima di scendere in campo, circa il cambio in panchina permeano uno stadio sempre più critico ed insofferente nei confronti di una società gestita in modo discutibile sotto il profilo squisitamente calcistico e riconosciuta ancora più responsabile del tecnico lusitano del mediocre rendimento dei calciatori rossoneri in campo.
Le perplessità ed il malcontento del pubblico milanista, per un accordo già concluso con un altro allenatore portoghese, vale a dire Sergio Conceiçao, tuttora privo di esperienza da tecnico nel nostro campionato, in cui, invece, ha militato a lungo da calciatore.
In definitiva, si profila un Milan catapultato indietro di 5 anni, ai tempi grami dell’ esonero del Maestro Giampaolo, dopo aver disperso quel tesoretto di uno scudetto, due secondi posti ed una finale di Champions League raggiunti nel corso dell’ ultimo lustro, grazie alla gestione di Mister Pioli e alle strategie manageriali di Maldini e Massara…