Il Codice Gerenzani non perdona processo per direttissima per il Milan di Paulo Fonseca ma anche la società è colpevole
Un’ altra prova imbarazzante del Milan contro la Stella Rossa in Champions League, della quale si apprezzano solo i tre punti finali per poter continuare a nutrire speranze di rientrare tra le prime otto classificate a fine gennaio.
Ancora una volta l’atteggiamento della squadra è apparso del tutto inadeguato: si è vista una squadra molle, presuntuosa e lenta, che ha puntato prevalentemente sulle fiammate di Rafael Leao.
Gli infortuni iniziali di Ruben Loftus Cheek e di Alvaro Morata non possono certo giustificare un gioco troppo compassato per i ritmi imposti da una sfida europea.
Il goal dell’esterno portoghese nel primo tempo ha illuso il Milan di poter gestire agevolmente il vantaggio conseguito, incoraggiando i serbi ad alzare il ritmo nella ripresa, incominciata con diversi pericoli per la porta di Mike Maignan.
In difesa Davide Calabria ha sostituito sulla destra Emerson Royal con i suoi soliti limiti, con un Theo Hernandez, sulla sua fascia di competenza, ancora sotto tono ed apatico. Per fortuna, almeno Gabbia ha fatto il suo, presidiando con profitto l’area di rigore rossonera.
Tijjani Reijnders in mezzo al campo non è stato brillante, lasciando il solo Fofana a reggere il peso del reparto.
Milan, il Codice Geranzani non salva Paulo Fonseca ma nemmeno la società
Milan, il Codice Gerenzani: processo per direttissima per Paulo Fonseca. Colpevole anche la società…
Samuel Chukuweze ha occupato con buoni risultati la fascia destra, dopo lo spostamento indietro di Yunus Musah, poco preciso nella gestione della palla.
Tammy Abraham ha surrogato l’infortunato Morata, muovendosi bene e realizzando il goal della vittoria, dopo l’inevitabile pareggio della Stella Rossa, giunto dopo un non trascurabile periodo di gioco di grande pressione.
Di nuovo un Milan che a tratti subisce, come a Bergamo venerdì scorso, e gioca poco di squadra, non imprimendo le necessarie intensità e continuità alla sua manovra.
Paulo Fonseca ancora una volta non sembra farsi seguire da parte dei suoi uomini. Ma la società dov’è? Non avverte che la stagione sta così indirizzandosi verso una inesorabile mediocrità, a dispetto di una rosa incompleta ma di valore superiore alla posizione occupata attualmente in campionato?
L’ impressione è che la proprietà sia quasi rassegnata a questa pessima china…