Il Codice Gerenzani va rispettato e il Milan di Paulo Fonseca non lo rispetta: squadra senza coraggio e società senza lingua dopo la Juventus
La misura è davvero colma. Esibizione casalinga invereconda del Milan al cospetto di una Juventus assai rimaneggiata e completamente spuntata a causa dell’assenza dell’unica sua punta centrale di ruolo, Dusan Vlahovic.
Praticamente la squadra di Paulo Fonseca non ha mai calciato pericolosamente in porta in 95 minuti. Pavido, contratto ed unicamente preoccupato di non subire goal dopo il discutibile 3-3 di Cagliari prima della sosta.
Fonseca questa volta ha difettato di coraggio in una partita fondamentale per risalire la china in una classifica insoddisfacente. Un atteggiamento inquietante, che denuncia una assenza di equilibrio in campo ma anche nelle valutazioni tecnico-tattiche in panchina.
La squadra passa velocemente da un estremo all’altro e non presenta una sua fisionomia definita dopo tre mesi di campionato. Nessuno in società che sia in grado di affiancare il tecnico portoghese, lasciato solo nei suoi errori di impostazione.
I problemi in campo del Milan sono sottovalutati da una dirigenza inesperta e superficiale, che addossa all’allenatore tutta la responsabilità di questo mediocre inizio di stagione, di cui non si intravvede mai una decisa inversione di tendenza. Ed il mercato invernale di riparazione non si preannuncia scoppiettante, come lo scorso anno, del resto.
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La rosa rossonera, pur presentando delle lacune quantità e qualitative in alcuni ruoli, non è di certo da settimo posto, per cui tutta l’ area tecnica del Milan sta gestendo in maniera disastrosa il materiale tecnico a disposizione, come si evince anche dai pessimi risultati di Milan Futuro in Serie C, in cui milita un Camarda buttato inaspettatamente nella mischia in Serie A, con inevitabili difficoltà di adattamento, nonostante le buone qualità di base.
La stagione appare del tutto compromessa in un silenzio imbarazzante della società, che si limita a vuote esternazioni di circostanza.
Paulo Fonseca seguita a sostenere pubblicamente che la squadra può essere tuttora in corsa per lo scudetto, in costrasto con l’evidenza inconfutabile dei risultati altalenanti sul campo, che manifestano una inconsistenza della squadra, tanto più grave quanto più si pensi alla capacità sporadica del gruppo di rendersi protagonista di vittorie prestigiose nel derby ed a Madrid, che inevitabilmente finiscono per essere derubricate ad episodi sporadici…