Già dal calciomercato della scorsa estate il Milan, sotto richiesta di Stefano Pioli, ha improntato gli acquisti per mettere in campo un ambizioso 4-3-3 che doveva garantire maggiore pericolosità offensiva. Da quello che abbiamo visto in questa prima parte di stagione possiamo iniziare a trarre qualche conclusione a riguardo e cercare di capire come questo modulo, cucito sui giocatori a disposizione, si stia adattando alle loro caratteristiche. Le fasce: sicuramente l’acquisto di Christian Pulisic è stato pensato per avere sulle fasce offensive due frecce capaci di fornire palloni invitanti ad Olivier Giroud.
Pulisic e Leao sono sicuramente i giocatori a cui il Milan si affida maggiormente per creare giocate offensive di qualità e rapidità ma non sempre sono riusciti a mettersi al servizio di Giroud o di chi per lui presidiava l’area di rigore. La predilezione per il gioco offensivo sulle fasce però necessita di adeguata copertura da parte del centrocampo: centrocampo che con i nuovi acquisti Reijnders e Loftus-Cheek è sicuramente diventato maggiormente offensivo e meno predisposto alla copertura. Le scorse stagioni Ismael Bennacer (al momento in fase di parziale rientro in gruppo dopo il lungo infortunio) e soprattutto Sandro Tonali garantivano tanta corsa e copertura necessarie anche a consentire maggiore libertà nelle scorribande offensive ad esempio ad un Theo Hernandez che in questa stagione è decisamente in ombra.
La versione tattica del Milan potrebbe nascondere insidie?
Tattica Milan, il 4-3-3 è un’arma a doppio taglio
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La composizione attuale del centrocampo rossonero manca forse di un vero e proprio mediano che possa fare da schermo alla difesa e permettere ai laterali difensivi e alle mezzali di avere maggiore tranquillità per effettuare gli inserimenti offensivi. Al netto della disgraziata situazione infortuni che sta falcidiando la rosa rossonera forse solo col rientro di Bennacer si potrà ovviare a questo eccessivo sbilanciamento offensivo che lascia troppo spesso i difensori centrali rossoneri in uno contro uno con l’attaccante di turno.
Col mercato di gennaio difficilmente si potrà ribaltare una situazione decisa questa estate a tavolino e molto probabilmente lo stesso Pioli rimarrà sulle sue posizioni confermando il 4-3-3 come modulo principale del Milan. In qualche match si è provato a schierare Pulisic come trequartista centrale con il nigeriano Chukwueze in fascia e soli due centrocampisti centrali ma sono proprio le caratteristiche dei mediani rossoneri a non garantire adeguato schermo alla difesa; un handicap che da inizio stagione è parso più che evidente.