Milan, il presidente della Figc Gabriele Gravina è sotto accusa per autoriciclaggio e appropriazione indebita: ecco cosa rischia…
Milan, una nuova bufera si è abbattuta sul calcio italiano. Dopo le continue polemiche arbitrali a causa di gravi errori che stanno condizionando il campionato di Serie A, il presidente della FIGC Gabriele Gravina è finito nel bel mezzo di un’inchiesta che si rifà al 2018 e ha come oggetto i diritti televisivi del campionato di Lega Pro e la vendita di libri antichi. E’, quindi, stata aperta un’indagine.
Il numero uno della FIGC, ai tempi a capo del sistema Lega Pro, avrebbe innescato un complicato giro di denaro. Nell’inchiesta, i pm stanno cercando di capire se il bando che assegnava i diritti tv possa essere collegato alla compravendita di libri antichi di proprietà del presidente federale, che non furono mai venduti. Nonostante questo, però, Gravina ottenne delle caparre per un totale di, 250/300 mila euro, poi rimaste in possesso del presidente, in maniera presumibilmente illecita.
Milan, ecco cosa rischia Gravina
Milan, Gravina sotto accusa per autoriciclaggio e appropriazione indebita: cosa rischia?
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Con questi soldi, probabilmente, Gravina comprò una casa alla figlia della sua compagna. Adesso il numero uno della FIGC rischia di dover rispondere dei reati di autoriciclaggio e di appropriazione indebita. Una situazione scomoda per uno dei ruoli più importanti del calcio italiano.