Il Milan a (Real) Madrid è stato Galattico: grande Paulo Fonseca, grande Alvaro Morata, grandissimo Rafael Leao…
Questo grande, grande e grande Milan. È davvero il caso di dirlo dopo la prestazione monstre che ha sbancato il Bernabeu ridicolizzando i cosiddetti “galacticos”. Paulo Fonseca ha portato a spasso sior Carletto per una notte, con una impostazione tattica di squadra decisamente sorprendente.
Compatto in ogni reparto: ha chiuso tutti gli spazi possibili agli attaccanti madrilisti con una difesa inedita ma molto efficace: i tre centrali che diventano cinque alla bisogna, un’ opzione da riproporre in talune circostante.
Poi lo spirito di sacrificio di ciascun giocatore indistintamente unito alle giocate di classe da chi è chiamato a compierle, vedi le super parate di Maignan, le sgroppate coast to coast di Pulisc, Reijnders, Theo, soprattutto si è rivisto finalmente il vero Rafael Leao, ha tirato fuori i numeri da campione che troppo spesso ha tenuto nascosti in questi ultimi tempi.
Gli è mancato solo il goal, ma quando sgomma sulla fascia come solo lui sa fare ha dimostrato che non ce ne è per nessuno. Insomma, un grande Milan che ha dimostrato che quando affronta le sfide che contano è capace di imporsi e dominare.
Il Real al confronto è apparso una formazione leziosa, a tratti poco motivata, e senza un’idea di gioco: le sue preziose figurine da collezione in attacco sembrano giocare più per sé stesse che per la squadra, ognuno pare mettersi in proprio e visti così i vari Vinicius – troppo agitato e nervoso, non ha ancora smaltito la delusione del mancato pallone d’oro -Bellingham e Mappé sono giocatori spaesati, che non riescono a trovarsi nemmeno in un paio di scambi.
Milan, la notte perfetta per Paulo Fonseca e chi lo segue…
Milan, grande Fonseca, grande Morata, grandissimo Rafael Leao. Galattici tutti…
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Un segnale che la dice lunga sulla crisi strisciante del Real di quest’anno che, perso un faro di centrocampo come Kroos , non riesce a trovare un bandolo di gioco, per non parlare della difesa. Una crisi di identità già manifestatasi in Champions, emersa con clamore nel classico con il Barcellona e che il Milan ha certificato.
Per i rossoneri un risultato decisamente motivante, adesso sarebbe opportuno che la squadra metabolizzasse la serata di Madrid per comprendere che ha forza e capacità per essere all’altezza di chiunque. Con questo spirito deve proseguire la stagione, rendendosi protagonista del proprio destino e ponendo fine alla fase di andamento ad intermittenza. Della serie: serate come quelle di Monza non si devono e non si possono ripetere.
P:s: Ancora una volta il pallone si dimostra imprevedibile. Alzi la mano chi avrebbe pronosticato una prestazione e un risultato ( avrebbe potuto anche essere maggiore) del genere alla vigilia.? Invece ecco la sorpresa che non ti immagini e che ti fa sognare, almeno per una notte.