L’ex allenatore del Milan Fabio Capello ha parlato di Rafael Leao e del fatto che viene sempre visto come il capro espiatorio. Ecco le parole
Rafael Leao non deve essere il capro espiatorio dei problemi del Milan! E’ questo il pensiero dell’ex allenatore del Milan Fabio Capello che si evince dall’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Oggi opinionista a Sky, Capello ha voluto ricordare ai tifosi rossoneri che gran parte delle azioni pericolose create dal Diavolo passano tra i piedi del numero 10 portoghese: “Tutto quello che succede al Milan sembra colpa di Leao e lui fa di tutto perché questa situazione continui. Però è l’unico che può creare un pericolo“.
L’ex tecnico friulano crede, però, che arrivato all’età di 25 anni, Leao non è più un ragazzino ma un uomo e un giocatore che con le potenzialità che ha deve spostare gli equilibri più di quanto non lo fa già adesso. Per Capello, quindi, Rafa non è la causa dei problemi del Milan, però deve sforzarsi a fare il passo in più:
Sarebbe ora che dopo i capriccetti da bambino diventasse uomo!
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Questo, invece, il passaggio di Capello su Ibrahimovic:
È un mestiere diverso rispetto a quello dell’allenatore, come quando un giocatore smette e allena subito una grande squadra: hanno quasi tutti grande difficoltà. Quelli che hanno avuto successo hanno fatto un po’ di settore giovanile o gli assistenti: serve molto. Bisogna avere credibilità, perché vieni giudicato tutti i giorni da tutti. Le ferie? L’importante è quello che fai quando sei presente. E bisogna cercare di essere presenti