Divock Origi è un separato in casa. Dopo la stagione clamorosamente in sottotono, da gregario e non certo da protagonista, la sua prima in rossonero, il Club aveva preso una netta decisione: sarebbe stato ceduto. Obiettivo che non cambia a meno di un mese dalla chiusura del calciomercato. Il problema è l’ingaggio, 4 milioni di euro è ciò che l’ex Liverpool percepisce in rossonero ed è una cifra che pochi altri club possono permettersi. In Italia e all’estero.
Fin qui nessuna offerta ha messo d’accordo le parti, il giocatore prima, il Milan poi. Divock ha rispedito al mittente le proposte arabe e turche, e persino quelle della Bundesliga. Dalla sua partenza i rossoneri vorrebbero incassare tra gli 8 e i 10 milioni, insomma, a conti fatti l’operazione a un club interessato all’attaccante belga potrebbe superare tra cartellino e ingaggio (quadriennale) lordo i 30 milioni di euro. O qualcosa di molto simile.
Origi “resta in uscita – spiega la Gazzetta dello Sport – ma nel frattempo rientra in gioco”. Ebbene sì. Perché da domani, domenica 6 agosto, giorno di ripresa degli allenamenti a Milanello dopo i due giorni di completo riposo concessi da Pioli alla squadra, Origi tornerà a lavorare in campo insieme ai compagni. Un colpo di scena inatteso. Divock ha saltato tutta la tournée dei rossoneri negli Stati Uniti, ora riallaccerà gli scarpini e si presenterà – seppur. momentaneamente – al cospetto di Pioli: “Non sarà più un fuori lista, ma un giocatore regolarmente a disposizione dell’allenatore – scrive la Gazzetta -. Provare a rimetterlo in vetrina potrà attirare possibili nuovi acquirenti?”