Rossoneri in vetta per una notte dopo il primo “poker” stagionale arrivato nonostante i tanti cambi attuati da Pioli.
Se è vero che cambiando i fattori il prodotto rimane uguale, per il Milan, stavolta, sono cambiati gli interpreti ed il risultato è stato addirittura migliore del previsto.
Il Monza di Palladino era reduce da 4 risultati utili nelle ultime 5 gare giocate
Il 4-1 di col Monza rappresenta infatti la quarta vittoria di fila in campionato, un successo rotondo che alla vigilia non era così scontato, soprattutto nelle proporzioni. Contrariamente a quanto dicano i numeri, tra l’altro (tiri in porta e possesso palla in equilibrio tra le due squadre), il risultato poteva essere anche più ampio in considerazione delle occasioni non concretizzate nel finale. In ogni caso il secondo “poker” stagionale dei campioni d’Italia regala il primato provvisorio in classifica, almeno per una notte, seppure insieme al Napoli, atteso dalla non semplice sfida dell’Olimpico con la Roma di questa stasera.
Nonostante i ben sei giocatori diversi rispetto a quelli schierati dall’inizio a Verona ed una squadra, il Monza, che era reduce da un momento ottimo avendo centrato 4 risultati utili nelle ultime 5 gare e subito soltanto un gol, ieri il Milan non ha risentito dei cambiamenti di formazione attuati da Pioli ed ha interpretato bene, eccezion fatta per una distrazione sull’1-0, entrambe le fasi di gioco.
Pioli non vuol sentir parlare di turn-over
Il mister ha risparmiato dall’undici titolare giocatori del calibro di Leao, Giroud e Tonali e ciò dimostra ancora una volta la bontà del lavoro svolto dallo staff con il pieno coinvolgimento di tutti i giocatori della rosa. Ma anche le grandi qualità tecniche e la versatilità dei rossoneri. Guai a parlare di turn-over aveva del resto sottolineato lo stesso Pioli in conferenza stampa. Meglio, dunque, utilizzare il termine «rotazione», la stessa che verrà attuata martedì a Zagabria in Champions, considerando in modo un po’ diverso quelle che gerarchicamente possono rappresentare le prime e seconde “linee”.
Per l’allenatore del Milan, infatti, fanno tutti parte del progetto e devono essere tutti pronti a dare una mano quando vengono chiamati in causa. E la risposta di chi aveva giocato poco o tornava da un periodo di stop più o meno lungo non si è fatta attendere.
Milan, cambiano gli interpreti ma arriva la quarta vittoria di fila
Dalle geometrie e la rapidità di Bennacer, in dubbio fino a poche ore dall’inizio della gara, al grande sacrificio di Messias e all’intelligenza di Origi (un giocatore molto diverso da Giroud ma sempre mobile e utile nel dare pochi punti di riferimento agli avversari grazie alla sua fisicità), per non parlare, poi, delle “perle” di Brahim Diaz.
Insomma tutti, anche chi è sceso in campo nel secondo tempo o era reduce da qualche critica (come Tatarusanu), hanno fatto il loro dovere giocando con la giusta concentrazione ed un buon approccio alla gara.
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De Ketelaere ancora alla ricerca del primo gol in maglia rossonera
Unica stonatura, forse, il volto scuro di De Ketelaere a fine gara dopo che negli ultimi minuti il centrocampista entrato al posto di Diaz ha mancato una ghiotta occasione da gol. Ma Pioli avrà il tempo di sistemare, soprattutto con i nuovi arrivati ed i giocatori più promettenti come Charles, anche questi aspetti. Intanto ieri contava vincere, fare bene e proseguire nel percorso di crescita e fiducia intrapreso dopo gli scivoloni col Chelsea.
Milan, cambiano gli interpreti ma non cambia il risultato
Arrivano i complimenti al Milan da parte dell’allenatore del Monza Palladino
Ed i complimenti al Milan e a Pioli, a fine gara, sono arrivati anche da Raffaele Palladino.
L’allenatore del Monza, nella conferenza del post-partita di San Siro, ha apprezzato i rossoneri definendoli come «la squadra più completa d’Italia» e ricordando come il Milan sia «in grado di mettere chiunque in difficoltà».