Non vede nulla di buono – o non vuole vederlo – il tifoso vip Diego Abatantuono, anzi l’ex tifoso vip. Un tifoso poco informato a sentire le sue parole sulle colonne del Foglio. Si è dimesso, da ieri, in questi giorni, ufficialmente da ore dopo averlo comunicato al mondo (rossonero) intero. Questo Milan che segue solo il vile denaro non fa per lui, meglio concentrarsi su altro insomma. Bel modo di dimostrarsi milanista, non credete?
Il Milan si ama, si ama a prescindere. Regola numero uno che ogni vero milanista dovrebbe seguire: nella buona e nella cattiva sorte nulla cambia, si è tifosi sempre e comunque. Né buona, né cattiva è la strategia scelta dalla nuova proprietà americana proiettata al futuro. Lo chiarirà bene il tempo, di certo un suo senso, una sua logica la strada intrapresa da RedBird ce l’ha e chi ha testa per capirlo l’ha compreso.
«Vanno tutti via dal Milan, Maldini, Tonali, andrà via sicuramente anche Theo Hernandez. Perché io dovrei rimanere un tifoso del Milan?» Domanda che ben inquadra il personaggio. I giocatori entrano ed escono dal cancello di Milanello, la maglia – ciò che più conta da sempre – resta e resterà in eterno. E poi: chi ha detto che Theo Hernandez verrà ceduto? Solo i disfattisti del social, poco informati: la Società infatti ha ribadito che nessun’altra offerta faraonica verrà presa in considerazione.
La nuova proprietà ha spiegato bene (sui giornali) i motivi per i quali sia Paolo Maldini sia Sandro Tonali non faranno più parte del Milan. Non piace? Pazienza. Chi “caccia” i soldi ha tutto il dovere di scegliere l’indirizzo da seguire. Se poi non arriveranno i risultati, beh, allora, a quel punto sarà legittimo avanzare critiche e dubbi. Disfattismi anche, ma non ora.
«Le squadre non sono più come una volta» tuona Abatantuono, rimasto probabilmente ai tempi del primo Berlusconi o forse più indietro nel passato, perché anche l’ex Cavaliere quando doveva incassare vendeva alcuni dei suoi migliori gioielli. «È solo una questione di business», sai che novità.
«Il Milan ormai è impostato per diventare l’Atalanta – aggiunge convinto l’ex ras della Fossa – , una squadra dove passano dei talenti e vanno via. Giocatori di prospettiva, secondo gli addetti ai lavori… ma chi sono questi addetti? Io non lo so e secondo me non sono neanche milanisti. Così facendo, specie in Europa, avremo grossi problemi». Insomma, per Abatantuono è l’inizio della fine. Una catastrofe.