Sul momento, al cambio con Okafor, sembrava un infortunio di lieve entità («Rafa come stai?» «Mi sono fermato in tempo Mister» il dialogo strappato dalle telecamere di DAZN in panchina a Lecce). E invece, secondo la risonanza del giorno dopo l’infortunio di Leao è più preoccupante del previsto: “Lesione di primo grado del bicipite femorale destro“. Tradotto in settimane di recupero: due o tre, se tutto andrà come deve andare. Un bel problema…
A conti fatti Rafa Leao rischia di saltare (c’è una goccia di ottimismo nella nostra affermazione) la sfida di UEFA Champions League del prossimo 28 novembre contro il Borussia Dortmund a San Siro. Delicata, decisiva: dentro quei novanta e oltre minuti di gioco passerà gran parte delle speranze di qualificazione del Milan agli ottavi di finale.
Da quando è un giocatore del Milan, Leao ha saltato 36 partite complessive: nella stagione 2020/21 era rimasto fermo per contagio da Covid e per un problema al bicipite femorale, lo stesso infortunio subito nel weekend. Maledetto bicipite: la stagione dello scudetto lo tenne fuori un mese, partite saltate in totale cinque. Lo scorso anni furono gli adduttori a bloccare il portoghese. Senza Rafa nel motore il Milan di Pioli in Champions ha collezionato una vittoria e due sconfitte: l’unico successo al Wanda Metropolitano di Madrid contro l’Atletico (0-1 gol di Junior Messias) con Leao a guardare i compagni di squadra dalla panchina, poi due ko contro Liverpool e Inter, entrambi in casa. Lì Rafa era out dalla lista dei convocati.
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