Joe Jordan, ex attaccante del Milan, ha ricordato il suo arrivo in rossonero, svelando il ruolo chiave del giornalista Tony Damascelli
Nel corso della sua storia il Milan ha avuto tanti grandi attaccanti. Tra questi, nonostante un’esperienza tra luci e ombre, c’è stato anche Joe Jordan. Lo “Squalo” giocò nel Milan solo due stagioni, dal 1981 al 1983. Nel primo anno per i rossoneri ci fu la retrocessione in B e Jordan faticò dopo un buon inizio. Nella stagione successiva invece lo scozzese fu decisivo per la vittoria del campionato cadetto e l’immediata promozione in Serie A.
Jordan ha rilasciato un’intervista a La Stampa, durante la quale ha ripercorso la sua carriera. L’ex attaccante ha raccontato le difficoltà del primo anno, in cui tutta la squadra ebbe problemi, culminati poi nella retrocessione. In Serie B invece lo scozzese fu una guida per un gruppo in cui c’erano giovani come Baresi, Tassotti, Evani. Ed è forse proprio per le prestazioni in quella stagione che Jordan è rimasto nei cuori dei milanisti, tanto da essere stato scelto tra i 110 calciatori più importanti della storia del club.
Joe Jordan svela il motivo del suo arrivo al Milan: merito di Damascelli
Joe Jordan al Milan grazie a Tony Damascelli. Il retroscena
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Tra i vari argomenti, Jordan ha parlato anche del momento del suo arrivo al Milan. L’ex centravanti ha spiegato che all’epoca era corteggiato da squadre inglesi, ma che lui voleva andare all’estero. Un ruolo chiave lo ebbe il giornalista Tony Damascelli, che lo indirizzò verso il club rossonero. Le sue parole:
Mi corteggiavano due squadre inglesi, ma in First Division non volevo vestire altre maglie. Ad aprile andai a vedere Liverpool-Bayern, semifinale di Coppa dei Campioni, e incontrai un giornalista italiano, Tony Damascelli: mi chiese del futuro e gli confidai che nulla era deciso, fu lui a segnalarmi ai dirigenti rossoneri.