Maignan 5,5
Non ha nessuna responsabilità né sul primo gol (Mkhitaryan lo supera davanti alla porta), né sulla parabola perfetta di Thuram, che per poco non sfiora. Al 65′ grande parata su Calhanoglu. Di palloni in fondo al sacco alla fine ne conta cinque (anche uno su rigore e uno firmato da Frattesi in pieno recupero), ma non per colpe sue.
Calabria 5,5
Pioli gli chiede di muoversi in mezzo al campo quando la squadra sale, fa il compito bene ma non sposta molto gli equilibri. Un po’ più brillante (e lottatore) a inizio di secondo tempo.
Dal 77′ Florenzi SV
Kjaer 5
La manovra parte spesso da lui, in fase difensiva solo a tratti ha la lucidità di un tempo (come in occasione di un contrasto su Lautaro a inizio ripresa). Sul gol di Mkhitaryan, il primo dei nerazzurri è fermo come una statua; da uno con la sua esperienza ti aspetti qualcosa di più.
Thiaw 3,5
Male, molto male. Thuram lo fa ammattire: sull’1-0 perde il duello con il figlio di Lilian e regala il primo passaggio che porta al gol; è in marcatura sull’ex Mönchengladbach anche quando sul lato opposto, al 39′, il nuovo numero 9 di Inzaghi con una magia griffa il raddoppio. Anche sul 3-1 è dalle parti del marcatore, Mkhitaryan. Giusto per non farsi mancare nulla, chiude la sua peggior prova in rossonero con un cartellino giallo.
Theo Hernandez 5
Il migliore del Milan per lunghi tratti, poi la macchia al 78′: fallo ingenuo su Lautaro e calcio di rigore, per il 4-1 Inter. Nel primo tempo si accende con un’accelerata dopo 21 minuti, pesca Leao in area poco dopo e sfiora superata la mezz’ora la rete con uno sprint da metà campo e il supporto di Giroud. Peccato il penalty e il duello perso con Dumfries nella discesa nerazzurra miccia del 2-0.
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Derby, le pagelle di Inter-Milan: che pena…
Loftus-Cheek 4
Si vede poco, deve scardinare con tutta la forza che ha la gabbia nerazzurra ma è lui a venire ingabbiato. Un fantasma dal primo all’ultimo minuto.
Dall’85’ Musah SV
Krunic 5
Da regista basso non accende mai l’azione, dopo pochi minuti, quando l’Inter fa subito male è sulla linea della porta, bloccato, impalato.
Reijnders 5
Un fallo interessante conquistato al 29′ dopo un buon recupero, poi una conclusione potente nella ripresa che muore al primo anello blu. Intervallo. Fa peggio nella ripresa: sul 3-1 dei nerazzurri è lui davanti a Mkhitaryan.
Dal 77′ Jovic SV
Pulisic 4,5
A destra – dove il Milan attacca maggiormente fino alla sua uscita dal campo – non crea mai grattacapi alla retroguardia di Inzaghi. Il jet lag per il volo transoceanico della settimana, al rientro dagli impegni con la Nazionale, probabilmente si è fatto sentire eccessivamente. Pioli lo sostituisce dopo nemmeno un’ora di gioco.
Dal 56′ Chukwueze 5
Pochi minuti in campo e prova un’azione da solista (davanti però ha tutta la difesa dell’Inter schierata).
Giroud 5,5
Il solito lavoratore, firma l’assist a Leao per il gol che sembra rimettere il Diavolo in careggiata (sembra, appunto). Un centravanti però deve segnare e non collezionare solamente sponde e passaggi.
Dal 77′ Okafor SV
Leao 5
Assente per quasi un’ora. O meglio, si vede solamente per una palla indirizzata a Giroud, al 16′, preda di Sommer, e per un pallone mal gestito dopo un ben confezionato servizio di Theo Hernandez. Nella ripresa, al 57′ ecco il gol: lo serve Giroud, Rafa scatta, si lascia alle spalle Darmian e buca Sommer per l’1-2. Una debole fiammella sotto un fitto, pungente diluvio.
Pioli 4
Simone Inzaghi è la sua bestia nera. Ancora una volta l’Inter con le sue qualità fa tutto troppo facilmente.