Clamorose le dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic come sfogo dopo l’ennesimo problema muscolare: il suo futuro al Milan è in pericolo? Maledetti rigori! Da quando Zlatan Ibrahimovic è tornato a indossare i colori rossoneri è andato otto volte sul dischetto e ne ha sbagliati quattro. Il cinquanta per cento. E dire che in passato le sue percentuali sono sempre state importanti.
La palla a Kessie
Ieri, durante la presentazione dell’autobiografia di Sinisa Mihajlovic edita da Solverino, il campione svedese è tornato sul tema. Il prossimo rigore lo farà calciare a Franck Kessie, primo rigorista della truppa di Pioli. «Basta, mi sono già fatto da parte e non li tiro più» ha detto Zlatan, che penalty a parte ha poi parlato del suo ottimo momento in rossonero. «Non mi sento immarcabile, non c’è alcun segreto. Mi sento bene, i compagni mi aiutano. Ho tanta esperienza, so quando devo fare le cose giuste. Non ho la condizione di 5 o 10 anni fa, non perdo energia in cose che non mi servono».
Milan, dichiarazioni forti di Ibrahimovic: «Basta, mi faccio da parte»
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La provocazione di Silvestri
L’ultimo rigore sbagliato da Ibrahimovic è stato contro il Verona l’8 novembre a San Siro. Decisiva, forse, la provocazione dell’estremo difensore dell’Hellas, Marco Silvestri, e quella frase indirizzata a Zlatan poco prima della conclusione – sprecata in Curva Sud – che era rimbombata in ogni settore nel silenzio di San Siro: «Io gli dico: “L’ultimo lo hai aperto sbagliato, no?” – ha raccontato il portiere gialloblu a SportWeek –. In gergo, “aperto” significa il rigore che è stato tirato col piattone, alla destra del portiere. In Europa League aveva calciato in questo modo e aveva fallito. Allora ho pensato: provo a distrarlo, a disturbarlo. Se gli faccio credere che mi aspetto quel tipo di tiro, potrebbe decidere di battere al solito modo, forte e basso, a incrociare, così ho più possibilità di prenderglielo».