La partita allo stadio Bentegodi tra Hellas Verona e Milan è stata decisa dal Pistolero Piatek, annullata anche una rete dal VAR…
È la partita che conta anche più del derby – in programma sabato sera al Meazza – e il Milan non può sbagliarla. A sorpresa, anche se scelta preannunciata tra le righe alla vigilia, Mister Giampaolo lascia in panchina Bennacer e cede le chiavi della regia a Lucas Biglia. L’ottimo Calhanoglu la panchina non la merita, così il tecnico conferma il turco nell’undici titolare, sulla mediana, e avanza l’altro Lucas, Paquetà, sulla trequarti con Suso; là davanti Piatek alla ricerca del gol perduto da troppi mesi.
PRIMO TEMPO – L’Hellas attacca subito su entrambi i fronti e al 2′ strappa applausi per un colpo di testa di Verre che finisce lontano dallo specchio. Al 4′ si vede Piatek e la sua pazza voglia di gonfiare la rete: servito da Suso, il polacco spara di potenza verso la porta ma la sfera viene deviata in angolo. Il Milan cresce, cerca l’ultimo passaggio filtrante tra le maglie strette della retroguardia di casa e tiene alta la testa, come vuole Giampaolo. Al 6′ Musacchio disinnesca alla Nesta, da vero leader – per usare un gioco di parole – un tentativo dell’Hellas; Hellas che c’è e si fa vedere anche sulla corsia opposta: palla in mezzo all’8′, respinta, acrobazia di Faraoni e brividi per Donnarumma. All’11’ Calhanoglu ha un’ispirazione delle sue e prova la galoppata verso la porta; tutto bello, fino a quando il terreno non lo aiuta e l’azione perde fuoco.
Al 15′ Paquetà conquista sul lato corto dell’area un calcio di punizione interessante: palla sul primo palo, respinta dalla retroguardia di Juric. Ancora niente. Il Verona gioca con aggressività, il Milan prova a costruire la propria trama puntando sulla pazienza e il possesso palla. Al 20′ Stępiński macchia il proprio tabellino con un’entrata killer su Musacchio, Manganiello sventola il giallo poi va al VAR e si ricrede: il replay dice rosso diretto: Verona in dieci uomini. Il Milan attacca, aggredisce, l’atmosfera sugli spalti si accende per davvero. Alla mezz’ora sul Bentegodi si affaccia anche la luna a spingere, forse, i ragazzi di casa che continuano a crederci, anche sotto numericamente accarezzano il gol del vantaggio: controllo al volo di Verre fuori dall’area e tiro verso lo specchio con Donnarumma avanzato in posizione scomoda; palla alta.
Poi ci prova Kessié poco dopo al limite dell’area piccola, ma il suo tentativo viene rimpallato (e deriso da beceri ululati razzisti provenienti dal settore caldo dell’Hellas). Il Milan, ovviamente, comanda il gioco, ci riprova, chiude i gialloblu nella loro metà campo ma fatica a trovare il guizzo. Il solito problema di sempre. Al 41′ ancora Suso, sfera che rimane lì, la intercetta Kessié che a pochi metri dal primo palo incespica nel contrasto con un avversario e non trova il colpo vincente.
Sul finale della frazione Veloso e compagni alzano un po’ il baricentro e respirano. La squadra arbitrale concede un solo minuto di recupero. Prima che il quarto ufficiale alzi la lavagna luminosa Calabria aggiunge un tiro in porta al debole tabellino rossonero. Squadre nello spogliatoio sullo 0-0. “Milan imbarazzante” si pensa e si dice in tribuna stampa.
La decide il Pistolero su calcio di rigore, un palo per parte
Hellas Verona-Milan, VAR Piatek e tre punti: serata da brividi al Bentegodi
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SECONDO TEMPO – Ante Rebic debutta nello stadio che lo fece esordire in Serie A nella stagione 2015/16; partita finita per Lucas Paquetà. L’Hellas non intende cedere centimetri di campo, attacca, morde sulla destra e protegge bene la propria area. Così il Milan ci prova da fuori, prima con Suso al 3′, poi con Calhanoglu un giro di lancette più tardi.
È questo il diktat di Giampaolo: se la palla non entra, proviamoci da fuori. Il tic-toc rossonero anima subito la ripresa ma a tratti è snervante perché privo, nel suo lento avanzare, di una miccia davvero esplosiva. Al 12′ palo di Davide Calabria, che così dà ragione a Giampaolo: è da fuori che il Milan crea i pericoli veri. Due minuti più tardi c’è il palo anche per l’Hellas, clamoroso. Lo colpisce Verre, ancora lui, e accende il tifo di casa. Il Milan non può abbassare le difese, oltre ad attaccare deve anche fare i conti con il carattere dei gialloblu. Al 19′ l’episodio che cambia il film della partita: Guter stende Piatek, in diretta rigore netto per il Milan convalidato anche dal VAR. Il pistolero va dal dischetto, danza sulla zolla e infila.
Si sblocca a suo modo e fa esplodere i 3000 supporter rossoneri alle spalle della porta di Silvestri, incolpevole. Coi pugni il numero 1 degli scaligeri chiude lo specchio al 30′ su punizione tesa dalla sinistra di Calhanoglu. Il match scende di livello, Juric cambia qualcosa nel tentativo ultimo di costruire la rimonta ma il Milan non lascia occasioni. Anzi, prova a raddoppiare ancora con Piatek sfruttando una disattenzione della retroguardia ma il VAR annulla. Il brutto del VAR, che smorza l’effetto poetico fino a cancellarne ogni traccia.
A ridosso dei titoli di coda l’Hellas prova il tutto per tutto conquistando anche una punizione velenosissima dal limite che sembra quasi un rigore. Espulso Calabria. Ci sarà tempo per le polemiche e i replay all’infinito. Brividi. Al novantesimo è 0-1, debole, povero ma importante come l’oro.
Hellas Verona-Milan 0-1 (0-0)
Recupero: 1′ + 3′.
Marcatori: Piatek (M) al 23′ st.
Hellas Verona (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani (Tutino dal 34′ st), Kumbulla, Günter; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Zaccagni (Di Carmine dal 34′ st), Verre (Pessina dal 22′ st); Stępiński.
A disposizione: Berardi, Radunovic, Vitale, Henderson, Pazzini, Danzi, Dawidowicz, Empereur, Adjapong.
Allenatore: Juric.
Milan (4-3-2-1): Donnarumma G.; Calabria; Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Biglia, Calhanoglu; Suso, Paquetà (Rebic dal 1′ st); Piatek.
A disposizione: Soncin, Donnarumma A., Bennacer, Bonaventura, Castillejo, Borini, Conti, Leao, Theo Hernandez, Krunic, Duarte.
Allenatore: Giampaolo.
Note – Espulsi: Stępiński (V), Calabria (M). / Ammoniti: Piatek (M), Paquetà (M), Veloso (V), Gunter (V), Amrabat (V), Silvestri (V), Rebic (M) / Totale spettatori: 24.363.
La squadra arbitrale – Arbitro: Manganiello / Assistenti: De Meo e Mondin / Quarto uomo: Di Martino / VAR-AVAR: Orsato e Bindoni.