Halloween e un «Milan da incubo», forse uno dei più brutti dell’era Pioli: lo scivolone esterno dei rossoneri, che, perdendo a Torino, sono a -6 dalla vetta in un campionato ancora lungo ma che si preannuncia molto più difficile del previsto, lascia in eredità al tecnico e anche ai tifosi tanti dubbi in vista del Salisburgo.
Sono improvvisamente i dubbi a prendere il sopravvento e ad insinuarsi nell’ambiente rossonero dopo la «paura» per un «Milan da incubo», un Milan così brutto che nessuno si augura più di rivedere. Uno «scherzetto» di Halloween che, dunque, non è piaciuto proprio a nessuno, da Stefano Pioli, apparso molto deluso dell’inattesa prestazione di ieri, ai giocatori, i quali, anche davanti ai microfoni, hanno ammesso di aver preparato tutta un’altra partita e di non essere riusciti a mettere in pratica le indicazioni del mister.
Halloween e un Milan «da incubo», come ne uscirà Stefano Pioli?
A Londra e Torino i ko più brucianti (e meritati): preoccupa l’involuzione del gioco nelle corsie esterne
Ma facendo un piccolo passo indietro e guardando a quello che, comunque, rimane un inizio di stagione non da buttare via, spiccano le due sconfitte più nette, a Londra col Chelsea e proprio ieri a Torino. Tralasciando quella del ritorno di Champions con i londinesi e quella col Napoli a San Siro, gare anch’esse perse ma in modalità molto diverse, dove il Milan avrebbe meritato di più, a preoccupare, dopo la serata tutta da dimenticare di Torino sono soprattutto l’involuzione nel gioco degli esterni e l’incapacità di tenere testa agli avversari quando non è solo la tecnica ma la tenacia e la fisicità a determinare la partita.
Elementi, questi ultimi, che nel recente passato non erano mai stati propri della squadra di Pioli. La stanchezza e la mancanza di prontezza di alcune delle cosiddette seconde linee, forse, ha giocato un ruolo determinante ma questo non può certamente essere un alibi.
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Per il tecnico è uno dei momenti più delicati dall’inizio della sua gestione
Si può affermare, dunque, che la tappa di Torino segna un altro momento delicato, forse tra i più difficili, della gestione di Pioli, che dovrà subito dimostrare di avere le idee chiare nelle scelte e nella gestione dei suoi giocatori.
Halloween e un Milan «da incubo», come ne uscirà Stefano Pioli?
Pioli dopo il ko di Torino: «Non possiamo dipendere dai singoli»
Se è vero che le serate-no fanno parte del percorso di qualsiasi squadra e che, come ha detto il mister, «il Milan non può dipendere da un singolo giocatore», ed ecco spiegato il mancato utilizzo dall’inizio di Bennacer e la sostituzione di un Leao irriconoscibile, bisogna anche considerare quella che era l’importanza della posta in palio della gara di Torino, dove una vittoria (o, per come si era messa la partita, anche un pareggio) sarebbe stata importantissima sia per la classifica che per quanto riguarda l’aspetto psicologico.
Gli ottavi di Champions per ripartire e guardare al futuro con maggiore fiducia
Un risultato positivo a Torino avrebbe infatti consentito di poter approcciare con più certezze l’impegno di mercoledì col Salisburgo: ora è più che mai chiaro come la conquista degli ottavi di Champions darebbe nuovo slancio alla squadra e all’ambiente tutto consentendo di affrontare diversamente le ultime gare di campionato prima della pausa.