Potremmo dire c’era una volta, come se si trattasse di una favola. Un po’ lo è in effetti il parlare della Gre-No-Li. I tre svedesi del Milan degli anni 50′ non hanno segnato solo l’epoca in cui hanno reso grande il Milan ma, come nelle fiabe, hanno tramandato il loro mito generazione dopo generazione arrivando anche ai più giovani.
Gli svedesi del Milan
Il destino volle che la dirigenza milanista ascoltasse l’indicazione di Gunnar Nordahl e così, nell’estate del 1949, si compose il magico trio svedese che, nel 1951, 44 anni, riporterà lo scudetto a Milano. Gren ,Gunnar Nordahl e Nils Liedholm, tre campioni di nazionalità svedese che scrissero pagine da leggenda del Milan anni 50′. Gunnar Gren era la mente, un autentico professore capace di salire in cattedra considerando la sua abilità tattiche. Nils Liedholm, autentico cuore e polmone d’acciaio che non sbagliava mai un passaggio. Gunnar Nordahl, il bomber assoluto capace di segnare a profusione, senza sosta. In maglia rossonera collezionerà 262 presenze e 213 reti realizzate. Nella stagione 50-51 il Milan si aggiudicherà il tricolore segnando il numero strabiliante di 107, di cui 34 con il solo Nordahl. Quel Milan riuscì inoltre ad imporre alla Juventus la più pesante sconfitta casalinga della storia bianconera. Il trio delle meraviglie svedese si imposero a Torino 7-1, con tripletta di Nordahl e un gol ciascuno per Gren e Liedholm.
Seppur i più gloriosi, non furono gli unici svedesi nella storia a vestire la maglia rossonera. Dopo di loro ci fu Hamrin, l’attaccante in 61 presenze realizzò 17 reti. Poi venne il vuoto e in maglia rossonera passarono giocatori molto distanti dai loro predecessori e che al Milan non riuscirono mai ad incidere. Sia Blomqvist e Andersson non lasciarono traccia del loro passaggio al Milan. Gli svedesi
L’arrivo di Zlatan
Tanto vuoto finche’ nel 2010 sbarcò a Milano Zlatan Ibrahimovic. L’impatto sul Milan è paragonabile a quello di uno tsunami. Irrompe sulla scena in un mix strabordante di classe e carisma, personalità ed estro, capace di trascinare i rossoneri allo scudetto. Dieci anni più tardi, dopo aver girato il mondo, Ibrahimovic ritorna al Milan. I rossoneri non sono quelli della sua prima esperienza, la squadra è giovane e tutta ancora da formarsi. In un contesto simile riesce a trasmettere a quella banda di giovani la mentalità per vincere, guidandoli a trasformarsi da giocatori di belle speranze a campioni. Ne consegue un altro scudetto, inatteso e dal sapore dolcissimo. Ibrahimovic come Gren, Nordahl e Liedholm. Una sola persona ma dalla forza di tre uomini. Ibrahimovic entra di diritto nella hall of fame del Milan per la sua capacità di scrivere la storia per mano della sua infinita classe e personalità. In maglia rossonera Ibra, uno dei tifosi più amati dalla piazza, realizza tra la prima e la seconda avventura, 147 presenze e 90 reti.