Il volere di Rangnick concentra le voci di mercato sul Milan che verrà: dietro sarà rivoluzione. Il manager tedesco salva solo capitan Romagnoli e Theo Hernandez.
A Milanello rimarranno solo in due, tanto per iniziare: Alessio Romagnoli e Theo Hernandez. Il primo è l’anima e il capitano del Milan, e il Club non ha alcuna intenzione di privarsene. Al centro della difesa Alessio è di nuovo il rossonero più utilizzato in stagione (2.497 minuti in campo), è tra i più affidabili, è cresciuto molto e si è meritato la fascia al braccio anche per il peso che a piccoli passi ha ottenuto tra le mura dello spogliatoio. Il reparto difensivo della prossima stagione poggerà ancora sulle sue qualità.
E poi c’è Theo. Che a Milanello con colpi di classe e maturità ha sorpreso tutti, lo ha fatto fin dal primo giorno in maglia Milan. Con la determinazione del vincente si è ritagliato la sua zolla (anzi, la sua corsia) a sinistra e da lì non si è più mosso. È la miglior sorpresa della stagione rossonera (chi già prima dell’approdo in Serie A lo conosceva bene, però, preferisce chiamarla “conferma”) e il Milan ora vuole blindarlo a tutti i costi. C’è chi ha bussato alla porta senza esagerare, chi ha strizzato l’occhiolino e si è voltato di colpo…le sirene non mancano, ma la verità è che Theo Hernandez non ha nemmeno mezzo piede sul mercato.
Difesa Milan: fuori tutto!
Restano a Milanello. Fine di ogni discorso. Al loro fianco verrà poi ricostruita la difesa. Ralf Rangnick, silente da settimane, ha già mandato segnali chiarissimi: sarà rivoluzione. Dei restanti difensori in rosa potrebbe non salvarsene uno. Nessuno sulla destra, né Conti né Calabria (venerdì sera a Torino in Coppa saranno entrambi titolari), ha convinto l’attuale management e il “professore”. Al centro, invece, il girotondo della stagione spinto un po’ da scelte tecniche e in parte da obblighi dettati dagli infortuni, non ha segnalato fino ad oggi un partner di fiducia a supporto di Romagnoli.
Non a caso in questi mesi l’elenco dei profili accostati alla nuova “difesa Milan” di Rangnick è sembrato infinito e costantemente aggiornato: Kalulu del Lione, Kouassi e Kurzawa del PSG, Kamara del Marsiglia, Sarr del Nizza. E ancora: Milenkovic della Fiorentina e Ajer del Celtic Galsgow. Un ventaglio di papabili che per il momento non ha registrato però alcuna trattativa concreta. Ma intanto se ne parla praticamente ogni giorno.
Thiago Silva al Milan?
In aggiunta il mercato propone un ritorno gustoso, il piatto più prelibato: Thiago Silva. Ormai è ufficiale: non firmerà il rinnovo del contratto con il Paris Saint-Germain. La pista fa sognare i tifosi milanisti, ma da Casa Milan c’è chi frena i facili entusiasmi: il brasiliano, protagonista dell’ultima difesa rossonera campione d’Italia, ha un’età che non si allinea minimamente con la politica di risanamento finanziario del Club. Ha soprattutto un ingaggio esagerato e fuori portata: 12 milioni di euro a stagione sono una follia, 6, l’esatta metà, un impegno rischiosissimo. Con queste premesse, sperare di rivederlo correre a Milanello in autunno è solo un pensiero stupendo. Irrealizzabile.