Caso ultras, gran parte dei guadagni delle curve provenivano dal controllo della vendita delle birre e dal monopolio dei parcheggi
Non solo il riciclaggio dei biglietti per le partite del Milan, anche vendita di birra e il monopolio dei parcheggi intorno all’area San Siro. Sono queste le maggiori fonti di guadagno delle curve milanesi. La sponda rossonera mirava più alla vendita di bevande all’interno e all’esterno dello stadio, mentre il tifo organizzato dell’Inter era più concentrato sulla gestione dei parcheggi.
Dagli atti dei Pm, emerge che tra i capi ultras, anche in carcere, c’era un giro d’affari per il controllo e il finanziamento della Curva Nord che derivava dal monopolio dei parcheggi attorno al Meazza. In Curva Sud, invece, i leader rossoneri pretendevano 700 birre a 2 euro, per poi distribuirle al secondo anello blu a 5 euro l’una. Il guadagno, 3 euro a bevanda, finiva così nelle casse del gruppo.
Caso ultras, dalle birre al monopolio dei parcheggi: così guadagnavano le curve milanesi
Caso ultras, dalle birre al monopolio dei parcheggi e non solo: ecco i guadagni delle Curv
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Striscioni, coreografie e grandi stendardi per uno spettacolo trasmesso in mondovisione. Sì, ma il tutto finanziato in gran parte anche da soldi guadagnati tramite azioni illecite come la “compravendita” di birre o il monopolio dei parcheggi intorno allo stadio.