Il Milan pareggia a San Siro contro il Lecce, Calhanoglu aveva illuso i tifosi rossoneri e invece Calderoni ha gelato il Meazza…
Clima surreale al “Meazza” per la prima in panchina di Stefano Pioli, subentrato durante la sosta a Marco Giampaolo. Clima autunnale sul cielo di Milano e sugli spalti, colorati da quasi 50.000 presenze ma silenziosi, completamente in Curva Sud per protesta, su decibel normali negli altri settori. Di surreale, in particolare, sono i fischi durante la lettura delle formazioni a un bel nutrito gruppo di milanisti in campo e in panchina questa sera.
Quello preso di mira con una dose forse eccessiva – primo paradosso della serata – è l’autore del primo gol e dell’assist del 2-1 firmato Piatek. In generale il Milan dal confronto dell’8^ giornata ne esce promosso: più intensi, più dinamici in attacco e reattivi nel primo tempo, i rossoneri hanno dato dimostrazione di voler emergere dall’oscurità della classifica costruendo – altro paradosso – testa alta e giocando a calcio. Nella ripresa per mezz’ora più Lecce in campo e rossoneri con il freno a mano tirato.
Il primo pareggio arriva su rigore decretato al VAR dopo una deviazione irregolare di Conti, il 2-1 dai piedi di Piatek servito egregiamente da Calha, il 2-2 su un gol da campione di Calderoni. Bene quindi ma non benissimo. Il Lecce – va detto – è il Lecce, con tutto il rispetto, una neopromossa che contro la maggior parte delle avversarie arrancherà e lotterà probabilmente fino in fondo per mantenere la categoria; domenica a Roma arriva la prova vera, quella del nove, quella che dovrà dare risposte più incisive a Pioli e all’ambiente.
PRIMO TEMPO – Pioli non fa in tempo a sistemarsi la cravatta che il suo Milan va subito vicino al gol. San Siro applaude. È il secondo minuto e la piega del match sembra già chiara, definita: Leao a sinistra è un furetto impazzito, Gabriel fa quel che può, il pallone calciato dal portoghese finisce sui piedi di Paquetà che però spara alto. Leao ci riprova un azione più tardi cercando il primo palo. San Siro applaude ancora. Al 5′ il Lecce sparacchia nel tentativo di intimorire la retroguarda rossonera e i tifosi sugli spalti. È poco, ma serve. Gli ospiti crescono nel palleggio, alzano il baricentro e prendono le misure a Leao.
Così il Milan prova a graffiare sull’out opposto, al 10′, prima con un tiraccio di Conti – oggi in campo al posto dello squalificato Calabria – che si trascina una sana dose di fischi, poi, due minuti dopo con Calhanoglu in area servito da Suso e una conclusione che dalla tv e in tribuna stampa sembra a fil di palo, quello lontano, ma è fuori di un metro. Proprio da quelle zolle arrivano nuove occasioni per l’undici di casa. Al 13′ il Milan reclama un calcio di rigore sull’intervento di Lucioni (non c’è niente), nell’azione successiva Tabanelli disinnesca un insidioso pallone rasoterra di Hernandez. Ancora Milan.
Al 20′ il pubblico di San Siro esplode: Calhanoglu torna sugli allori con un destro capolavoro, di qualità indiscusso in area, da posizione decentrata e che si insacca sul secondo palo. L’assist è di Lucas Biglia. Al 22′ Gabriel deve tuffarsi per intercettare una conclusione di Suso, il Milan attiva il turbo e cerca immediatamente il raddoppio. Suso non ci sta e riaccende il mirino al 29′, dopo una bella giocata sull’asse Hernandez-Paquetà: ancora Gabriel e palla in corner. La frazione si “alleggerisce” negli ultimi dieci minuti poi si spegne con due tentativi per parte: al 39′ Milan aggressivo sulla destra e nuovo calcio d’angolo, al 41′ girata al volo di Falco. 1-0 all’intervallo.
Milan bello a metà a San Siro, opaco per mezz’ora nella ripresa. In gol Calhanoglu e Piatek, primo pareggio degli ospiti con Babacar su calcio di rigore, 2-2 su bomba da applausi di Calderoni. Decolla con un pareggio l’avventura in panchina di Stefano Pioli
Milan-Lecce, Calhanoglu illumina, ma Calderoni rovina la festa
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SECONDO TEMPO – Pioli non cambia nulla, il collega Liverani richiama Falco in panchina e inserisce Farias. Leao si accende e il Milan prova a filtrare dalla sinistra. Il Lecce risponde con il nuovo entrato in maglia 17 ma serve altro per impensierire Gigio Donnarumma. Al 9′ bomba di Paquetà fuori misura, al 12′ ancora Leao con un tiro sul primo palo fotocopia di quello scagliato a inizio partita. I timidi tentativi dei salentini preoccupano Stefano Pioli: il match è da chiudere, con il Lecce che non ha nulla da perdere non si può navigare sull’1-0 fino al novantesimo.
I timori in panchina si concretizzano – detto e fatto – nel gol del pareggio: tocco di braccio di conti su azione di Babacar e rigore per gli ospiti dopo giro al VAR di Pasqua; Donnarumma intercetta la sfera ma sul rimpallo lo stesso Babacar insacca. 1-1. Il Lecce ci crede e si mantiene alto, provando anche giocate improbabili a pochi passi dalla porta. Al 22′ Leao e Paquetà cedono il posto a Piatek e Krunic.
Non è il Milan del primo tempo, a parte Calhanoglu che ha voglia di prendersi tra le mani tutto San Siro: al 28′ conclusione potente ma non calibrata, alla mezz’ora il turco serve Piatek che però non aggancia. Il bis al 36′ diventa gol, liberatorio, cercato e festeggiato con una rete in finale di pum pum pum Piatek. La Sud libera la voce, anche le guglie del duomo tremano: il Milan torna in vantaggio. Negli ultimi minuti il Lecce attacca, il Milan argina e prova a costruire in ripartenza. Quando il match sembra in archivio, in pieno recupero (sei minuti concessi) Calderoni libera un tiro alla Seedorf da venti metri, supera Donnarumma e gela il “Meazza”. Finisce 2-2.
Milan-Lecce 2-2 (1-0)
Recupero: 0′ + 6′.
Marcatori: Çalhanoğlu (M) al 20′ pt, Babacar (L) su rigore al 17′ st, Piątek (M) al 36′ st.
Milan (4-3-3): Donnarumma G.; Conti, Musacchio, Romagnoli, Hernández; Kessié (Rebić dal 34′ st), Biglia, Paquetá (Krunić dal 22′ st); Suso, Leão (Piątek dal 22′ st), Çalhanoğlu.
A disposizione: Donnarumma A., Reina; Duarte, Gabbia, Rodríguez; Bennacer, Brescianini; Borini.
Allenatore: Pioli.
Lecce (4-3-1-2): Gabriel; Meccariello, Rossettini, Lucioni, Calderoni; Tabanelli, Tachtsidis, Majer (Petriccione dal 19′ st); Mancosu; Falco (Farias dal 1′ st), Babacar (Lapadula dal 37′ st).
A disposizione: Vigorito; Benzar, Dell’Orco, Riccardi, Rispoli, Vera; Shakhov; La Mantia, Lo Faso.
Allenatore: Liverani.
Note – Espulsi: Liverani (L). / Ammoniti: Rossettini (L), Mejer (L), Biglia (M). / Totale spettatori: 48.703.
La squadra arbitrale – Arbitro: Pasqua / Assistenti: Santoro e Colarossi / Quarto uomo: Serra / VAR-AVAR: Pairetto e Vivenzi.