Florenzi nasce a Roma e cresce presso Vitinia sotto i colori giallorossi. Inizia il suo percorso calcistico nell’Atletico Acilia per essere, in seguito, preso dalla Lodigiani. La squadra di San Basilio, ai tempi dell’arrivo del giovane Florenzi, militava in Serie C1. La Lodigiani è il suo trampolino di lancio. E difatti passa alla Roma nel 2002. Si mostra sin da subito come un vero e proprio jolly. Può giocare da: mediano, mezzala, trequartista, esterno di centrocampo e esterno d’attacco. In realtà nelle giovanili non ha quasi mai ricoperto il suo ruolo attuale, ovvero quello di terzino. Esordisce in Serie A a maggio del 2011, subentrando al posto di Francesco Totti, nel match casalingo contro la Sampdoria.
Gli albori…
Dopo aver vinto il campionato primavera nella stagione 2010/11 passa in prestito al Crotone. Con gli squali, in Serie B, viene impiegato perlopiù come trequartista o ala. Nella sua prima annata tra i professionisti trova 11 gol in 37 partite. Torna alla Roma nel 2012 senza sapere che diventerà una colonna portante della sua squadra del cuore. Otto le stagioni passate sulle sponde del Tevere. Nel 2013 perde, seppur senza scendere in campo, la finale di Coppa Italia contro i cugini della Lazio. L’anno successivo si rende noto andando a salutare la nonna sugli spalti dopo aver segnato, per questo i tifosi romani lo ribattezzeranno “bello de nonna”. Dalla stagione 14/15 Rudi Garcia inizia a schierarlo come terzino destro, arretrando quindi la sua posizione. Nell’annata 15/16 segna il suo primo gol in Champions con un destro da 55 metri che infila Ter Stegen. Riceve la fascia da capitano per la prima volta.
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Il 26 ottobre 2016, però, è il giorno che gli cambierà la carriera. Si rompe il legamento crociato anteriore sinistro contro il Sassuolo. Tornato ad allenarsi, nel febbraio del 2017 durante una sessione d’allenamento, svolta assieme alla squadra Primavera, è ancora crac al crociato. Finalmente, il 16 settembre 2017 riassaggia un campo di Serie A, dopo quasi un anno di stop. Gli viene data fiducia. E diviene infatti vice-capitano dietro nelle gerarchie solo a Daniele De Rossi. Sempre nella stessa stagione si rende protagonista, insieme alla Roma, di una cavalcata storica in Champions League culminata con la vittoria casalinga contro il Barcellona per 3-0 nel quarto di finale. Nel 2019 riceve la fascia da capitano. Tuttavia il suo impiego inizia a calare e nel gennaio del 2020 viene girato in prestito al Valencia. L’esperienza in Spagna conta 280 presenze e più di 30 gol.
Finalmente al Milan…
Al suo ritorno viene subito girato al PSG in prestito con diritto di riscatto. In Francia, nonostante giochi spesso e anche bene, ha la sfortuna di non vincere il titolo. I parigini avevano infatti vinto 7 volte negli otto anni precedenti. Non viene riscattato dai transalpini. Saluta i tifosi dopo un paio di video in italiano. E molti sorrisi condivisi con il connazionale Verratti… Ormai fuori dai progetti della Roma, Florenzi va in prestito al Milan, bisognoso di un terzino. Finalmente. Arriva a Milano da campione d’Europa in carica e si rivela utilissimo. Viene riscattato a fine stagione per circa 3 milioni, poiché voluto fortemente da Pioli. Oggi Florenzi, alla sua terza stagione in rossonero, è ancora molto importante e grazie al suo impegno ed alla sua simpatia è ben voluto da tutti i tifosi.