Yacine Adli, entrato ora finalmente nelle rotazioni del Milan di Stefano Pioli, ha dimostrato di essere importante: il focus tattico. Era fine Luglio quando il Milan, all’esordio nella tournee americana, si presentava senza molti nuovo acquisti. I centrocampisti erano contati. Fu in quel momento che Stefano Pioli provò la soluzione Yacine Adli come play basso nello stesso ruolo dell’infortunato Ismail Bennacer. Adli diede buona prova di sé stesso come regista in quel match d’estate contro il Madrid. Ma, da inizio stagione, Pioli ha da subito iniziato a preferirgli Rade Krunic che con la sua duttilità si era comunque adattato alla situazione discretamente.
Adli e Krunic però sono senz’altro due giocatori diversi e se il bosniaco è, nell’arco delle stagioni. diventato un vero e proprio jolly il francese, finalmente entrato nelle rotazioni di Pioli, è un giocatore più tecnico e geometrico; adatto, insomma, a ricoprire un ruolo nevralgico come quello del play basso. Adli ha sfruttato le sue occasioni e, soprattutto dopo il match di Cagliari, ha ricevuto elogi unanimi per le sue abilità sia tecniche in fase di impostazione (71 passaggi completati su 73) che per il coraggio in alcune giocate in percussione o con lanci lunghi.
Focus tattico: Adli da play basso come nuova soluzione del Milan?
Milan, focus tattico: Yacine Adli va spostato più a…
Confermatosi contro la Lazio a San Siro, Yacine ha ricevuto i complimenti anche del sue ex allenatore Paulo Sousa ai tempi del Bordeaux: «Un ragazzo straordinario, super creativo. Un lavoratore esemplare, per me il nuovo Zinedine Zidane per le qualità tecniche. Ha bisogno di continuità». Parole davvero al miele per il franco-algerino soprattutto per il paragone tecnico con un’icona calcistica come Zinedine Zidane. Dopo tempo Yacine ha l’occasione per prendersi il Milan e sta facendo di tutto per non farsela scappare.