Da oggetto misterioso, quasi fuori rosa, a titolare. Il salto avanti di Yacine Adli è il tema in copertina dell’ultima settimana in casa Milan. Per aver atteso troppo nel lanciare il francese (prima di Cagliari, in un anno l’ex Bordeaux aveva collezionato appena 140 minuti in gare ufficiali) il tecnico dei rossoneri, Stefano Pioli, è stato criticato. Soprattutto sui social dai tifosi ma anche da opinionisti. In conferenza stampa Pioli ha chiarito oggi i perché della scelta: «Adli aveva bisogno di tempo per capire per capire le nuove situazioni» la giustificazione di Pioli.
Nello spiegare il “ritardo” di Yacine Adli, Pioli ha parlato di modulo, gioco, posizioni, nulla a che vedere con le condizioni fisiche del giocatore. «Yacine ha avuto grande pazienza – continua Pioli – e anche grande forza mentale. Gli avevo detto che nelle posizione di mezz’ala volevamo avere giocatori con caratteristiche diverse e che rimaneva la posizione davanti alla difesa con Krunic».
Pioli e il “ritardo” di Adli: «Vi spiego perché ho aspettato…»
Milan, Stefano Pioli racconta le aspettative verso Yacine Adli
Con il bosniaco ko, fuori dai giochi per quasi un mese a causa di una lesione del bicipite femorale destro, ecco la grande chance per Adli. Pioli insiste: «Ha lavorato con grande disponibilità. Se perdi un pallone sulla trequarti perché tenti una giocata difficile può avere un senso, se perdi un pallone più basso perché cerchi una giocata difficile rischi di subire gol. Ci voleva del tempo ma sono contento delle risposte che ha dato».
Domani Adli esordirà da titolare a San Siro. Ad oltre un anno dal suo approdo in rossonero. Chiude Pioli: «Sappiamo entrambi che non potrà essere perfetto in quella posizione e che dobbiamo lavorare tanto. Ma con la sua qualità e la sua disponibilità ci sono le possibilità per fare sicuramente un ottimo lavoro. Yacine è sempre stato convinto di trovare spazio e ha creduto nelle proprie capacità: è sempre qualcosa di importante per un giocatore che gioca a questo livello».