Sette marcatori diversi per il Milan in questo inizio di stagione: statistica incoraggiante per Pioli e la sua cooperativa del gol. Ulteriore dato che impreziosisce l’abbrivio stagionale del Milan e che offre un feedback positivo per il mercato di rafforzamento estivo, è la varietà di giocatori che hanno trovato fin qui la via della rete. Sono sette infatti i giocatori che hanno realizzato le 13 reti realizzate fin qui dal Milan. Dopo il gol con il Cagliari, Okafor si aggiunge ai sei precedenti marcatori di stagione: Loftus-Cheek e Tomori a Pulisic, Leao, Theo e Giroud. Dato statistico che pone il Milan al secondo posto in Serie A nella speciale classifica, guidata dall’Atalanta che ha vantato fin qui otto marcatori differenti.
L’elemento di discontinuità rispetto allo scorso anno passa anche da questi numeri. L’attitudine di trovare la rete con più interpreti rappresenta un valore di squadra e di alternative di primo livello. E’ la dimostrazione pratica che la squadra può contare su soluzioni diverse tra loro per sbloccare le partite e, elemento indispensabile per tale realizzazione, è anche un palleggio armonico che punti alla costruzione attiva del gioco. Su questo Pioli può costruire qualcosa di importante pensando anche al fatto che alla voce gol manca ancora Chukwueze che, viste le sue ultime prestazioni, sembra possa essere prossimo il suo appuntamento con la rete.
Milan, gol arrivati da sette giocatori diversi
Milan, Stefano Pioli ha creato una cooperativa del gol
Il Milan dimostra così di non essere più dipendente assoluto di Leao e Giroud ma che abbia una sua identità più strutturata e stratificata. Tutti segnali insomma che alimentano speranze ed ambizioni, soprattutto se ragioniamo sul fatto che il Milan non abbia ancora raggiunto la sua massima espressione calcistica. Lavorare su queste basi è l’ideale per costruire un progetto sempre più vivo ed articolato che poggia basarsi su molti elementi fondamentali, intercambiabili tra loro e capaci insieme di scatenare un’onda d’urto tale da scuotere la Serie A ed incantare, ancora una volta, l’Europa calcistica.