Nomi e solo nomi, il calciomercato del Milan è un groviglio di profili, ma perché? C’è una spiegazione molto chiara (ma che non tutti condividono).
Il nuovo centravanti, l’ala destra, il sostituto di Bennacer in mezzo al campo, un nuovo centrale in difesa (al posto di chi? Gabbia? Probabile). I nomi che circolano su giornali e siti internet, più o meno attendibili, in queste ultime settimane di primavera sono molti, troppi (dicono gli amanti della critica in trincea), alcuni tra loro discordanti.
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Quali sono i reali obiettivi del Milan? I tifosi più “fumantini” sui social stanno già perdendo la pazienza. Il contesto poi non aiuta: è stato esonerato Paolo Maldini, allontanato dal Club anche Ricky Massara, Ibra ha salutato il calcio, ci ha lasciato il Presidente Berlusconi… Non certo le migliori settimane della nostra vita, da milanisti.
Milan, nomi su nomi, è un calciomercato pazzo?
La spiegazione del momento, tornando al calciomercato, agli aspetti più profani, in casa Milan è una e una sola: il Club sta riflettendo sul da farsi, sta soprattutto “esplorando” attraverso la sua fitta rete di tecnici e osservatori. Ecco, per capirci, il calciomercato del Milan oggi è concentrato su una fase embrionale, cosiddetta appunto “esplorativa”. Non solo, la Società sta dando priorità, in questa fase, ai parametri zero, agli affari low cost: Kamada, ad esempio, è uno di questi. Ma c’è anche Marcus Thuram…
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Calciomercato Milan, perché così tanti nomi? La spiegazione
È semplicemente il mercato, bellezza!
I nomi? Una decina o giù di lì, almeno quelli divulgati dagli organi di informazione. Ce ne sono molti altri. Gran parte del sottobosco di contatti portati avanti dalla dirigenza è coperto da un alone di mistero. Negli ultimi mesi il Milan ha seguito Openda del Lens, ha avviato contatti con Tielemans del Leicester oggi ufficialmente all’Aston Villa, ha provato a far deragliare la trattativa tra la Roma e il difensore Evan N’Dicka, invano. E siamo appena all’inizio.
Che piaccia o non piaccia al popolo del web, a cominciare dai soliti criticoni disfattisti, impazienti, quello che stiamo vivendo è semplicemente il mercato: un traffico di nomi, idee, tentativi, trattative. Succede ovunque e succede un po’ a tutti. Non solo al Milan.
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