Dal derby di Champions al futuro (per molti lontano dal Milan), Brahim Diaz torna a parlare intervistato dal quotidiano Marca.
Alla vigilia dell’euroderby di andata, Milan-Inter, Brahim Diaz è protagonista sulle colonne del quotidiano spagnolo Marca. Tanti i temi affrontati dal trequartista di Pioli, dalla doppia sfida di San Siro a Leao, al futuro che per molti addetti ai lavori potrebbe portarlo in estate lontano da Milanello.
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L’euroderby di Champions
La mente intanto è rivolta al presente, i pensieri tutti sul big match in programma domani sera a San Siro: «L’Inter l’abbiamo già affrontata tante volte… – ha detto l’ex Real –. Sarà una partita pazzesca, con tanti duelli e dove si vedrà quali colori dominano la città. Sarà emozionante, di sicuro. Abbiamo avuto tante “finali” di fila e abbiamo avuto poco tempo per pensare. Ma siccome sappiamo che affronteremo l’Inter, c’è un’atmosfera da derby. È palpabile e la gente vuole che arrivi il giorno della partita. È considerata una partita molto importante, o meglio due, ma questa rappresenta anche una semifinale di Champions League».
Milan, Brahim Diaz e il futuro: «Voglio restare al top, al 100%»
I derby di Milano e Madrid
Brahim ha già vissuto vigilie molto simili anche a Madrid, nella capitale spagnola si respira ogni giorno dell’anno la rivalità tra Real e Atletico: «Alla fine sono due derby tra squadre abituate sempre a vincere. A Milano, tutto è molto passionale. Il calcio è vita. Milan e Inter sono due grandi squadre che vogliono sempre di più e vogliono sporgere il petto per dire: “Io sono di questa squadra e questa squadra governa la città”. Sarà una battaglia, senza dubbio».
Diaz e Leao
Rafa Leao è in dubbio per la sfida di domani: «È un grande – ha commentato Brahim –, con un fisico incredibile. A seconda del movimento che faccio, gli do la palla sul piede o nello spazio. Devi dargliela sempre, perché in gara è inarrestabile. Se è simile a Vinicius? Hanno qualcosa di simile e cioè che sono entrambi grandi giocatori, oltre al fatto che entrambi partono da sinistra».
Diaz, il Milan e il futuro
Non capita a molti giocatori di indossare in carriera la maglia rossonera numero 10: «È qualcosa di incredibile, un onore, qualcosa di molto speciale per il valore che ha. Conosco tutti quelli che l’hanno indossata e mi riempie di orgoglio, ma mi piace anche avere quella pressione di dover fare sempre un passo in più. A Milano i 10 sono stati indossati dai Palloni d’Oro, giocatori che hanno segnato un’epoca. Per me è un onore indossare la 10 del Milan».
Sul futuro lo spagnolo resta abbottonato: «Adesso sono concentrato sul presente con il Milan. Voglio restare al top, al cento per cento. Si avvicina una partita molto importante – ha concluso – ora penso solo a dare il massimo».
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