Il talento marocchino al centro dei desideri di mercato dei rossoneri. Van Basten fu un suo allenatore, ma quanti attriti…
Hakim Ziyech in questi giorni sta dando spettacolo col suo Marocco al Mondiale e le sirene rossonere si sono inesorabilmente riaccese. Dopo essere stato accostato con insistenza al Milan in estate, ora le maggiori testate giornalistiche sono pronte a giurare in un ritorno di fiamma. L’offerta che è stata recapitata al Chelsea è di un prestito oneroso con diritto di riscatto a 15 milioni da versare in estate.
Il talento del marocchino è fuori discussione, mentre il suo carattere sembra essere sempre stato uno dei suoi punti deboli. La sua personalità spiccata è dovuta anche al fatto che si ritrovò ad essere orfano di padre in tenera età. Ziyech forgia così il suo carattere giocando a calcio per le strade di Dorten in Olanda.
A 20 anni Ziyech è sotto la guida di Van Basten all’Heerenveen
Milan, Ziyech e gli attriti con Van Basten
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Sotto la guida di Marco Van Basten, Ziyech solleziona 36 presenze e 11 gol all’età di 20 anni. Il rapporto con il tecnico però non è stato sempre idilliaco. Van Basten lamentava il fatto che Ziyech, nonostante il suo grande talento, creasse dei problemi nello spogliatoio a causa dei suoi comportamenti. Proprio per questo motivo il marocchino veniva spesso spedito in punizione a giocare con la Primavera. Nel momento in cui decise di vestire la maglia del Marocco anzichè quella dell’Olanda, Van Basten commentò il fatto dicendo: «Decisione stupida di una persona stupida».
Ora però Ziyech è un giocatore maturo e lo sta dimostrando con la sua Nazionale. I compagni di squadra riconoscono in lui un leader carismatico oltre che tecnico. Nello scacchiere di Pioli sarebbe perfetto, dato che qualitativamente sulla fascia destra i rossoneri peccano un tantino.