Dal Milan allo Spezia, Daniel Maldini si racconta protagonista su DAZN.
DAZN ha intervistato Daniel Maldini, attaccante dello Spezia in prestito dal Milan. Il figlio di Paolo è stato ospite del programma Dazn Talks Serie A… ma è LOST IN THE WEEKEND. Tanti i temi affrontati nella chiacchierata, protagonisti anche i tifosi da casa. Ecco alcune dichiarazioni estratte dalla puntata.
Daniel Maldini ha smentito di aver mosso i primi passi sul campo nel ruolo di difensore, sulle orme di papà Paolo: «Ho sempre giocato in attacco – ha detto – , non è vero che ho iniziato in difesa. Ho sempre giocato dal centrocampo in su. All’età di 7 anni ero già al Milan». Il cuore è sempre stato a tinte rossonere: «Non avevo scelta, credo (ride, ndr)».
Daniel Maldini e la stagione lontano dal Milan
In estate il trasferimento in prestito allo Spezia. In Liguria Daniel sta affrontando una fase cruciale della sua crescita da calciatore: «Avevo la necessità di andare via e provare un’esperienza fuori da casa. Il gruppo è giovane, mi trovo molto bene».
Il calcio regala emozioni uniche. La scorsa stagione Daniel segnò un gol al Picco con la maglia del Milan, quest’anno l’esatto opposto, ha gonfiato la rete difesa da Tatarusanu a San Siro da giocatore bianconero: «Un po’ me lo sentivo. Non ho esultato, dopo mi hanno applaudito. Due giorni prima della partita avevo capito che avrei giocato. Giocare mi rende contento, indipendentemente dall’avversario».
Maldini ha poi raccontato delle amicizie nate nello spogliatoio del Milan: «Ero spesso con Leao e Giroud, ma eravamo veramente tanti. Uscivamo spesso insieme. Ogni tanto ci sentiamo ancora. Ibra? Lui giocava più a Fortnite che ai giochi di calcio. Io giocavo spesso con Saelemaekers e Tonali. In campo avevamo un bel rapporto. Lui ti sprona ma lo fa in modo giusto. All’inizio era incredibile vederlo a Milanello e allenarsi con lui. Se si arrabbia? Sì, non gli cambia niente se sei giovane o no».
Milan, Daniel Maldini ha parlato di Messi in maglia rossonera
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Al centro dell’intervista anche un curioso aneddoto: «Ho chiesto più di una volta a mio padre di portare Messi al Milan. Giocare un giorno insieme a lui in rossonero? Magari. Ma purtroppo penso non ci sarà molto da fare (ride, ndr)».