George Atangana, agente di Franck Kessié, esce allo scoperto dopo le voci di mercato delle ultime settimane: «Il ritorno in Italia è poco concretizzabile».
Un dietrofront dopo il secco “no” di Paolo Maldini o una classica smentita a voci infondate? Come vanno lette le parole dell’agente di Franck Kessié, George Atangana, a calciomercato.com? È difficile trovare una risposta chiara. Le indiscrezioni che dipingono l’ex centrocampista del Milan insoddisfatto della sua esperienza al Barcellona si fanno di giorno in giorno sempre più insistenti, non collimano però con la versione raccontata ieri dal suo procuratore: «Franck non è mai stato felice come lo è adesso – ha detto –. Ha raggiunto un obiettivo che per molti calciatori rimane solo un sogno, cioè quello di giocare per il Barcellona e sfido chiunque a dire il contrario».
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Nulla di vero quindi. Kessié non sta pensando di andarsene da Barcellona: «Il calcio lo ha sempre portato in città splendide: Cesena, Bergamo, Milano e adesso Barcellona. Tutti posti dove lui e la sua famiglia si sono trovati e si trovano meravigliosamente. Il rapporto con Xavi? Non ho mai trovato un tecnico che sia venuto da me a lamentarsi di Franck. Ha sempre ricevuto stima umana e tecnica da parte dei suoi allenatori ed è quanto accade anche oggi a Barcellona con Xavi».
Una favola insomma. Che dire allora dei rumours che lo spingono sempre più verso un ritorno in rossonero o addirittura un possibile approdo all’Inter? «Quando leggo certe notizie ho sempre la sensazione di trovarmi di fronte a qualcosa di irrealistico… Franck non è un calciatore che si propone né in Italia né altrove, non ha mai dovuto farlo in carriera. Il Milan è venuto a chiamarci quando eravamo all’Atalanta e il Barcellona ha fatto altrettanto. E ci tengo a chiarire una volta per tutte che oggi non è in programma una partenza da Barcellona, di conseguenza anche il ritorno in Italia è poco concretizzabile». “Poco concretizzabile”, però, suona solo come una mezza smentita.
L’agente di Kessié all’attacco: che stoccata a Maldini!
Nell’intervista non manca una stoccata alla dirigenza rossonera: «Abbiamo rifiutato offerte da club importanti anche nel mese di gennaio – ha detto Atangana –, proprio perché c’era viva la volontà di arrivare a un accordo con il Milan. C’è una cosa che mi suona strana, cioè che dopo l’addio di Kessié, pare che certi tetti che prima parevano invalicabili, adesso possano essere sforati».