Il presente è il Mondiale, il futuro invece è tutto da decidere: per Cristiano Ronaldo si parla di una ipotesi Milan, e noi vi diamo cinque motivi per dire no al suo acquisto.
Martedì 22 Novembre 2022, due giorni prima del debutto in Qatar contro il Ghana, e la nazionale portoghese si trova con una gatta mediatica da pelare non indifferente: «Cristiano Ronaldo lascia il Manchester United di comune accordo, con effetto immediato», si legge in un comunicato dal sapore amaro, freddo, e dopotutto più che immaginabile, dopo le esternazioni rilasciate dall’asso di Funchal alla stampa britannica. Non il miglior momento di sicuro, per far parlare di sé per l’ennesima volta, distogliendo l’attenzione da un momento cosí importante per la nazione, in una competizione che ha già mostrato a tutti che, se manchi di concentrazione, vieni severamente punito, e in Argentina ne sanno qualcosa. Nonostante tutto, mentre Lionel Messi piange, Cristiano Ronaldo pare non essere troppo triste di questo divorzio annunciato.
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Ronaldo, futuro al Milan? 5 motivi per dire Cristia…NO!
Naturalmente, da oggi parte il valzer delle squadre che verranno accostate al giocatore portoghese, tra nomi nuovi e vecchie conoscenze: la danza non può che iniziare con il Real Madrid, la squadra che ha reso CR7 uno dei più grandi, per poi passare oltreoceano, alla Major League Soccer ed ai milioni di dollari che potrebbero comodamente finire nelle sue tasche, senza dimenticarci del Milan, ed a uno degli antichi amori dell’ex presidente Silvio Berlusconi, che non ha mai digerito sino in fondo il suo approdo alla Juventus.
Ma il tesseramento di Cristiano Ronaldo da parte della società rossonera, come verrebbe vista dai tifosi rossoneri? Nelle prossime righe, vi vogliamo dare cinque motivazioni per dire di no al suo ingaggio.
1) Un carattere difficile
La prima considerazione che nasce nelle nostre menti, è legato al carattere del giocatore: Cristiano Ronaldo non è sicuramente un uomo-spogliatoio nel vero senso della parola, come abbiamo potuto anche osservare da vicino negli ultimi mesi della sua avventura italiana in bianconero, e non solo: una primadonna, che sembra poco apprezzare il non ricevere un passaggio, o l’errore del compagno di squadra, proprio il tipo di caratteristiche che poco si sposa con la filosofia di una rosa giovane come la nostra, che impara proprio grazie ai consigli degli uomini di maggior esperienza e che accetta l’errore come una fase del processo di crescita del collettivo.
2) L’ingaggio, passato e futuro
Cristiano Ronaldo, calcolatrice alla mano, vuol dire 23 milioni e mezzo di euro: questo era lo stipendio che percepiva al Manchester United, leggermente più basso del precedente ingaggio alla Juventus, che sfiorava i 31 milioni. Per una società che punta sull’equilibrio in tutto, non solamente in campo, dopo anni difficili dove la parola d’ordine è stata “risparmio”, ci sembra decisamente folle pensare che possa essere tesserato dal Milan a certe cifre. Certo, se vuole dimostrare il suo amore per i colori rossoneri come ha appena fatto Ibrahimovic, e giocare per pochi spiccioli, è il benvenuto…
3) Cristiano Ronaldo sicuramente non viene al Milan per fare panchina
Dovesse mai essere tesserato, di sicuro lo farebbe per avere un ruolo centrale nella formazione di Pioli: insomma, non accetterebbe di sicuro di essere il vice di Giroud, o di Leão. Chi di voi se la sente di panchinare i due giocatori si faccia avanti, difficilmente vedremo però tra questi l’allenatore rossonero, visto lo stato di forma magistrale dei nostri uomini del momento.
4) Se tesseri Cristiano Ronaldo, rinunci a dei possibili crack mondiali del futuro
Faccciamo fantacalcio, fantamercato o chiamatelo come volete: poniamo la soluzione estrema, ovvero l’addio di Rafa Leão al Milan, e la necessità di doverlo sostituire. Maldini, Massara e Moncada ci hanno abituato oramai non solo a lavorare entro un certo budget, ma anche a cercare i giovani futuri profili top del calcio internazionale: tesserare Cristiano Ronaldo, vorrebbe dire rinunciare a nomi giovani, come per esempio Okafor. Lo svizzero ha 22 anni, il portoghese va per i 38: chi scegliereste?
5) Cristiano Ronaldo, hai ancora fame?
Il futuro di Cristiano Ronaldo, non solo al Milan, ma in qualunque club di livello internazionale (che giochi la Champions League, possibilmente), inevitabilmente ci fa sorgere l’ultima, ma di vitale importanza, domanda: il portoghese, che già ha vinto tutto, quanta fame ha ancora? Ripetiamolo, a Febbraio farà 38 anni, e nonostante il fisico statuario e la classe innata, mentalmente potrebbe iniziare a pensare alla sua carriera dopo il calcio: i primi dubbi, i primi pensieri, una giusta riflessione sugli ultimi anni della sua lunghissima passeggiata con il pallone attraverso i campi da calcio di tutto il mondo, col peso di un “misero” (per lui, s’intende) ventesimo posto nella classifica del Pallone d’Oro, dopo 5 successi, e l’avanzare delle nuove stelle del futuro come Mbappé a Haaland: dopotutto, quando un’era finisce, si tirano le somme. E l’era di Messi vs CR7 sembra sia giunta alla sua naturale fine.